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Atletica, i tempi delle frazioni della 4×100… sono un mistero! Cosa è successo ai Mondiali: tra problemi e fantasmi

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Marcell Jacobs

L’Italia ha conquistato la medaglia d’argento con la 4×100 maschile ai Mondiali 2023 di atletica leggera. I Campioni Olimpici sono ritornati in auge nell’evento più importante della stagione, riuscendosi a mettere al collo un alloro maestoso a Budapest: Roberto Rigali è scattato brillantemente dai blocchi di partenza, Marcell Jacobs ha dato sfogo a tutta la sua classe in seconda frazione, Lorenzo Patta ha puntellato una curva di grandissima sostanza, Filippo Tortu ha lasciato sul posto Gran Bretagna e Giamaica prima di subire l’inevitabile sorpasso all’esterno dello statunitense Noah Lyles (che ha firmato la tripletta dopo i trionfi su 100 e 200 metri).

Gli appassionati erano curiosi di vedere il tempo corso da ogni singolo staffettista, per capire l’effettivo rendimento all’interno del gruppo e per comprendere dove si fosse guadagnato e perso. Purtroppo, però, i tempi delle frazioni della 4×100 restano un mistero: nel referto ufficiale di gara non sono presenti, come invece capita nelle manifestazioni internazionali. La motivazione sarebbe da ritrovare nei problemi con computer e rilevatori, il cui malfunzionamento ha impedito di registrare i crono degli atleti scesi in pista a Budapest. Si tratta della mancanza di un dato particolarmente interessante e che avrebbe permesso di fare una serie di analisi tecniche.

Si resterà con il dubbio, a meno che World Athletics non riesca in qualche modo a recuperare i dati. I tempi della staffetta restano dei fantasmi, che non potranno rispondere a una serie di domande. Quanto sono andati veloci gli azzurri? Marcell Jacobs ha battuto Fred Kerley nella seconda frazione? Filippo Tortu è sceso sensibilmente sotto i 9 secondi per battere Giamaica e Gran Bretagna? Come è uscito Roberto Rigali dai blocchi di partenza? Come Lorenzo Patta ha letto la curva?

Quantomeno ricordiamo i parziali della batteria di venerdì sera, in cui l’Italia aveva corso in 37.65 (miglior tempo della sessione), mentre in finale ha stampato 37.62 (secondo crono della storia nazionale, a 12 centesimi dal record italiano corso in occasione dell’apoteosi olimpica). Marcell Jacobs aveva corso un disarmante 8.81! Il Campione Olimpico dei 100 metri aveva addirittura fatto meglio rispetto alla finale della 4×100 dei Giochi, quando si fermò a 8.925. Filippo Tortu aveva preso un testimone un po’ schiacciato da Lorenzo Patta, ma aveva comunque chiuso in 9 secondi netti (contro 8.845 della memorabile frazione finale di Tokyo). Roberto Rigali aveva aperto con 10.60 (0.115 il tempo di reazione), Lorenzo Patta aveva pennellato la seconda curva in 9.24.

Foto: Colombo/FIDAL

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