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Atletica, Massimo Stano si ritira ai Mondiali! 20 km di marcia bagnata, Fortunato 11°. Martin trionfa
L’Italia sperava di essere grande protagonista nella 20 km di marcia maschile che ha aperto i Mondiali 2023 di atletica leggera, ma a Budapest la musica non è stata quella dei giorni di festa per il Bel Paese. I due azzurri di riferimento, ovvero Massimo Stano e Francesco Fortunato, non sono mai stati in lotta per le medaglie. I due pugliesi erano tra i più accreditati della vittoria, visto che sono rispettivamente il Campione Olimpico di Tokyo 2020 e il vincitore degli Europei a squadre, ma evidentemente lo stato di forma non è quello dei giorni migliori.
Va precisato che l’inizio della competizione è slittato di un paio di ore rispetto al programma originario (dalle 08.50 alle 10.50) a causa dell’acquazzone che si è abbattuto sulla capitale ungherese e si è marciato sul bagnato, sotto una pioggia insistente soprattutto nella prima parte di gara. Le condizioni climatiche hanno indubbiamente inciso e hanno messo a dura prova gli atleti, a partire dagli azzurri, che si sono staccati dal gruppo di testa tra il quarto e il quinto chilometro, quando lo scatenato giapponese Koki Ikeda ha impresso un ritmo durissimo che ha messo in fila indiana il drappello dei migliori.
Francesco Fortunato ha provato a stringere i denti per non staccarsi troppo, ma il suo sforzo è stato vano e ha tagliato il traguardo in undicesima posizione con il tempo di 1h19:01. Massimo Stano ha mollato la presa, pensando magari anche alla futura 35 km (distanza non presente alle Olimpiadi di Parigi 2024) dove sarà chiamato a difendere il titolo conquistato lo scorso anno, e ha deciso di ritirarsi nei pressi del quindicesimo chilometro (era transitato al 27° posto con 2’20” di ritardo dal leader). Andrea Cosi, terzo italiano impegnato sulle strade attorno a Piazza degli Europei, ha terminato in 31ma piazza (1h23:28).
I Mondiali non sono iniziati nel miglior modo possibile per l’Italia, che sperava di agguantare il primo podio già in questa gara. La giornata d’apertura di questa rassegna iridata proseguirà con altre carte pesanti impegnate all’interno dello Stadio come Marcell Jacobs e Samuele Ceccarelli (nelle batterie dei 100 metri), Larissa Iapichino (nelle qualificazioni del salto in lungo), Zane Weir e Leonardo Fabbri (nelle qualificazioni e nell’eventuale finale del getto del peso), Emmanuel Ihemeje e Tobia Bocchi (nelle qualificazioni del salto triplo).
Alvaro Martin si è laureato Campione del Mondo. Lo spagnolo ha riacciuffato Ikeda nei pressi del quindicesimo chilometro, dopo che il giapponese era partito a razzo con un ritmo esagerato, salvo crollare nell’ultimo quarto di gara. Il 29enne iberico, che ha poi allungato in maniera perentoria una volta operato l’aggancio, ha arricchito ulteriormente il proprio palmares dopo aver vinto gli Europei nel 2018 e nel 2022, senza dimenticarsi che alle Olimpiadi di Tokyo 2020 aveva chiuso in quarta posizione e agli ultimi Mondiali era stato settimo.
Alvaro Martin ha tagliato il traguardo con il tempo di 1h17:32 (miglior prestazione mondiale stagionale), riuscendo a precedere lo svedese Perseus Karlstroem (secondo in 1h17:39), che nel finale ha lasciato sul posto il brasiliano Caio Bonfim (terzo in 1h17:47). Giù dal podio il canadese Evan Dunfee (1:18:03), il tedesco Christopher Linke (1h18:12) e il finlandese Veli-Matti Partanen (1h18:22): gli atleti piazzati tra il secondo e il sesto posto hanno firmato i rispettivi record nazionali. Per Karlstroem si tratta della quarta medaglia consecutiva ai Mondiali dopo il bronzo nella 20 km nel 2019 e il doppio bronzo nel 2022. Koki Ikeda è crollato al quindicesimo posto (1h19:44), malissimo anche gli altri quotati nipponici Eiki Takahashi (21mo in 1h20:25) e Toshikazu Yamanishi (25mo in 1h21:39, inseguiva il terzo titolo iridato consecutivo).
Foto: Lapresse