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Atletica, Mattia Furlani combattivo ai Mondiali: “Sono un outsider: chi non ha nulla da perdere è pericoloso, ho il fuoco dentro”

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Giornata di vigilia per Mattia Furlani, che mercoledì 23 agosto farà il proprio esordio ai Mondiali 2023 di atletica leggera. Il giovane talento italiano sarà impegnato nelle qualificazioni del salto in lungo, in programma a partire dalle ore 11.15 sulla pedana di Budapest. Il 19enne, reduce dal trionfo agli Europei Under 20 e in stagione capace di un volo regolare a 8.24 metri (oltro a un ventoso 8.44), ha tutte le carte in regola per raggiungere la finale: servirà piazzare 8.15 oppure rientrare tra i migliori 12 del turno preliminare. L’azzurro è indubbiamente uno dei grandi outsider di questa rassegna iridata e ha tutti i mezzi per sognare in grande.

Mattia Furlani ha raccontato le proprie emozioni nella consueta conferenza stampa della vigilia: “Ho trovato qui un’atmosfera veramente incredibile, è la mia prima esperienza nel mondo dei grandi e torno motivato dalla vittoria agli Europei under 20 di Gerusalemme dopo una super gara. Il fuoco dentro c’è sempre, entro in pedana carico. Non mi accontento di nulla, cercherò di dare il massimo per entrare in finale. In questa stagione sono arrivato fino a 8,44 ventoso al meeting di Savona: un salto enorme, con qualche rimpianto per il vento, mi auguro però di poterlo ripetere in futuro”.

Il nostro portacolori guarda soltanto a se stesso e quando gli si chiede degli avversari risponde in maniera molto garibaldina: “L’atleta pericoloso è quello che non ha nulla da perdere. Entro in pedana come outsider, il mio obiettivo è andare lì per divertirmi, senza pressioni. Seguirò la finale dell’alto con il capitano azzurro Tamberi, il mio cuore è sempre un po’ rimasto in quella specialità che ho praticato fino all’anno scorso e ho appena rivisto il video di Gimbo a Tokyo. Faccio gli auguri a lui e a Marco Fassinotti. Con Larissa Iapichino ci siamo parlati dopo la sua finale, ha fatto una gara di calibro mondiale chiusa al quinto posto e sono fiero di lei. Sicuramente potrò chiederle qualche consiglio su come spinge la pedana e su come è il vento e la sabbia”.

Foto: Grana/FIDAL

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