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Atletica, Mondiali 2023: Ingebrigtsen battuto da un britannico! Oro a pari merito nell’asta, Warholm vince

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Jakob Ingebrigtsen

I Mondiali 2023 di atletica leggera proseguono a Budapest (Ungheria), dove la quinta giornata di gare ha assegnato quattro titoli: oro a pari merito nell’asta per Kennedy e Moon, Warholm trionfa sui 400 ostacoli (ma meritava la squalifica in semifinale), Ingebrigtsen è stato battuto da Kerr sui 1500 metri, Paulino ha fatto suoi i 400 metri.

L’Italia festeggia una serie di qualificazioni alle finali: Sara Fantini nel lancio del martello, Nadia Battocletti sui 5000 metri, Ottavia Cestonaro e Darya Derkach nel salto triplo. Elisa Molinarolo conclude al nono posto l’atto conclusivo nel salto con l’asta, Ludovica Cavalli eliminata sui 5000 metri.

RISULTATI MONDIALI ATLETICA OGGI

FINALI

400 OSTACOLI (MASCHILE) – Karsten Warholm non doveva esserci. Il norvegese doveva essere squalificato per un valicamento irregolare della seconda barriera commessa in semifinale e che ha escluso il nostro Alessandro Sibilio dall’atto conclusivo. Il Campione Olimpico parte a razzo e poi in progressione demolisce la concorrenza con il tempo di 46.89. Lo scandinavo ha conquistato una medaglia d’oro che oggettivamente non gli spettava. Alle sue spalle si piazzano Kyron McMaster dalle Isole Vergini Britanniche (47.34) e lo statunitense Rai Benjamin (47.56).

400 METRI (FEMMINILE) – La dominicana Marileidy Paulino ha trionfato con un perentorio 48.76 (record nazionale) dopo gli argenti delle Olimpiadi di Tokyo 2020 e dei Mondiali 2022. Sul podio anche la polacca Natalia Kaczmarek (49.57) e Sada Williams dalle Barbados (49.60).

SALTO CON L’ASTA (FEMMINILE)Clamoroso epilogo. L’australiana Nina Kennedy e la statunitense Katie Moon hanno conquistato la medaglia d’oro a pari merito. Entrambe hanno superato 4.90 al terzo tentativo, dopo che in precedenza avevano commesso un errore a testa (l’oceanica a 4.75, l’americana a 4.80). Si sale a 4.95, ma la quota è improba per entrambe e così entrambe sono in vetta alla classifica. Le ipotesi sono due: o spareggiare calando con la misura oppure salire insieme sul gradino più alto del podio.

Le due ragazze si consultano e si abbracciano, decidendo per la via che assicura la gloria a entrambe. Si è rivisto così quello che era successo due anni fa tra Gianmarco Tamberi e Mutaz Essa Barshim nel salto in alto alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il bronzo finisce al collo della finlandese Wilma Murto (4.80 alla prima), che precede la slovena Tina Sutej (4.80 alla prima, ma un errore a 4.75). Elisa Molinarolo nona con 4.50 e tre nulli a 4.65. Clicca qui per la cronaca.

1500 METRI (MASCHILE) – La sorpresa che tutti non si aspettavano. Jakob Ingebrigtsen era il super favorito della vigilia e imposta gara di testa, vuole strafare e demolire la concorrenza, ma viene punzecchiato da Josh Kerr. Il norvegese cerca di fare allargare il britannico all’ultima curva, ma quest’ultimo non si fa distrarre e sul rettilineo conclusivo lancia una progressione costante con cui riesce a conquistare una strepitosa medaglia d’oro in 3:29.38. Il bronzo delle Olimpiadi di Tokyo 2020, già quinto lo scorso anno ai Mondiali, fa ingoiare un rospo amaro a Ingebrigtsen, proprio come era riuscito a fare il suo connazionale Jake Wightman nella passata edizione. Il Campione Olimpico e primatista europeo manca ancora l’appuntamento con il titolo iridato in questa specialità (è il Campione dei 5000 metri). Ingebrigtsen chiude in 3:29.65 davanti al connazionale Narve Nordas (3:29.68).

BATTERIE

5000 METRI (FEMMINILE) – L’olandese Sifan Hassan firma il miglior tempo, facendo ritmo duro nella seconda batteria e chiudendo in 14:32.29 appena davanti alla kenyana Faith Kipyegon (14.32.31). Sulla carta sarà questo il grande duello per il titolo: l’africana ha già vinto il titolo sui 1500 metri dove invece l’europea ha conquistato il bronzo, dopo la clamorosa caduta sul rettilineo finale dei 10.000 metri. Gli incomodi potrebbero essere l’altra kenyana Beatrice Chebet (14:57.70), le etiopi Gudaf Tsegay (14:57.72), Ejgayehu Taye (14:33.23) e Freweyni Hailu (14:34.16). In finale ci sarà anche la nostra Nadia Battocletti, che ha chiuso la seconda batteria al settimo posto con il tempo di 14:41.78, ad appena 48 centesimi dal già suo record italiano siglato un mesetto fa in Diamond League a Londra. Ludovica Cavalli era visibilmente affaticata dalla finale dei 1500 e ha chiuso la prima serie al 17mo posto (15:32.95), venendo eliminata. Clicca qui per la cronaca della gara.

3000 SIEPI (FEMMINILI) – I migliori tempi arrivano dalla terza batteria, dove la kenyana Jackline Chepkoech si è imposta in 9:16.41 davanti all’etiope Zerfe Wondemagegn (9:16.97) e all’albanese Luiza Gega (9:17.71). La bahrainita Winfred Mutile Yavi ha fatto sua la prima batteria in 9:19.18 davanti alla kenyana Beatrice Chepkoech (9:19.22). La kenyana Faith Cherotich ha vinto la seconda seria in 9:19.55 davanti all’etiope Sembo Almayew (9:19.60).

QUALIFICAZIONI

SALTO TRIPLO (FEMMINILE) – Ben sette atlete superano la norma di qualifica fissata a 14.30, tra cui la super favorita Yulimar Rojas. La formidabile venezuelana ha abbozzato un salto in totale controllo e ha chiuso in 14.59. La miglior misura porta il nome della giamaicana Shanieka Ricketts (14.67), che ha chiuso davanti a Thea Lafond da Dominica (14.62, record nazionale). Avanzano anche l’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk (14.55), la cubana Leyanis Perez (14.50), la statunitense Keturah Orji (14.33), la cubana Liadagmis Povea (14.31) e la giamaicana Kimberly Williams (14.30). Le nostre Ottavia Cestonaro e Dariya Derkach si meritano il passaggio del turno rispettivamente con la nona e la decima misura (14.20 e 14.15). Completano il quadro delle finaliste le statunitensi Jasmine Moore e Tori Franklin (14.13 per entrambe). Clicca qui per la cronaca della gara. 

LANCIO DEL MARTELLO (FEMMINILE) – Sette atlete superano la norma di qualifica fissata a 73 metri, tra cui la nostra Sara Fantini. L’emiliana spedisce l’attrezzo a 73.28 al primo tentativo, ritoccando di un paio di centimetri il proprio stagionale. La migliore del turno è stata l’azera Hanna Skydan (77.10, record nazionale), che ha preceduto la statunitense DeAnna Price (76.25), la finlandese Silija Kosonen (74.19, personale), la canadese Camryn Rogers (73.95), la rumena Bianca Florentina Ghelber (73.67). Avanzano all’atto conclusivo anche le cinesi Jie Zhao (73.23) e Zheng Wang (71.93), la statunitense Janee’ Kassanovoid (72.70), la polacca Malwina Kopron (72.35), la britannica Anna Purchase (71.31) e la danese Katrine Jacobsen (71.25). Clicca qui per la cronaca della gara.

Foto: Lapresse

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