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Atletica, Mondiali 2023: Tamberi padrone imperiale! Sorpresa Tausaga, El Bakkali pennella. Folorunso in finale

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Tamberi

La quarta giornata dei Mondiali 2023 di atletica leggera regala la gioia più attesa dall’Italia: Gianmarco Tamberi ha conquistato la medaglia d’oro nel salto in alto con un magico 2.36 ed è diventato padrone di tutto. Ayomide Folorunso si è guadagnata la finale dei 400 ostacoli, bene Simone Barontini e Catalin Tecuceanu che hanno superato le batterie degli 800 metri.

FINALI

SALTO IN ALTO (MASCHILE) – L’Italia esplode di gioia per merito di Gianmarco Tamberi, che si laurea Campione del Mondo e completa il Grande Slam. Il ribattezzato Gimbo ha trionfato con un superbo volo da 2.36 metri piazzato al primo tentativo e ha messo in ginocchio l’intera concorrenza. Il fuoriclasse marchigiano ha vinto da Campione Olimpico e Campione d’Europa, detenendo così le tre corone in contemporanea. Alle sue spalle lo statunitense JuVaughn Harrison (2.36 alla seconda) e il qatarino Mutaz Essa Barshim (2.33), che abdica dopo tre sigilli di fila. Marco Fassinotti 12mo con 2.20. Clicca qui per la cronaca della gara.

LANCIO DEL DISCO (FEMMINILE) – Laulauga Tausaga sovverte qualsiasi pronostico della vigilia. La 25enne delle Hawaii, finalista iridata nel 2019 e nel 2022, ha spedito l’attrezzo a 69.49 metri (suo personale) al quinto assalto e ha battuto di misura la connazionale Valarie Allman (69.23). La Campionessa Olimpica di Tokyo 2020 scala un gradino del podio dopo il terzo posto della passata edizione, quando venne battuta dalla cinese Bin Feng, oggi bronzo con 68.20 davanti all’olandese Jorinde van Klinken (67.20) e all’eterna croata Sandra Perkovic (66.57). La nostra Daisy Osakue non è riuscita a esaltarsi, ha mandato il disco due volte in gabbia e ha chiuso al dodicesimo posto con 61.13. Clicca qui per la cronaca della gara.

3000 SIEPI (MASCHILE) – Gara senza italiani: oro per il marocchino Soufiane El Bakkali in 8:03.53. Battuto al termine di un lungo duello l’etiope Lamecha Girma, d’argento in 8:05.44, mentre il bronzo va al keniano Abraham Kibiwot, terzo in 8:11.98. Il Campione Olimpico di Tokyo ha difeso il titolo iridato conquistato lo scorso anno a Eugene, surclassando il fresco primatista mondiale stagionale, sottotono nel duello tanto atteso di questi Mondiali.

1500 METRI (FEMMINILE) – Ludovica Cavalli ha migliorato di quasi 1″ il suo primato personale, arrivando 11ma in 4’01″84, un tempo valevole anche come minimo olimpico per i Giochi di Parigi 2024. Faith Kipyegon ha vinto in 3’54″87, precedendo all’arrivo l’etiope Diribe Welteji (3’55″69) e l’olandese Sifan Hassan (3’56″00). Ai piedi del podio in quarta posizione l’irlandese Ciara Mageean (3’56″61, record nazionale) davanti alla keniana Nelly Chepchirchir.

SEMIFINALI

400 OSTACOLI (FEMMINILE) – Ayomide Folorunso si qualifica per la finale diventando la prima donna italiana a scendere sotto il muro dei 54 secondi e limando di ben 33 centesimi il suo record nazionale. Stupendo 53.89 per l’emiliana, che ha gestito al meglio lo sforzo, interpretando una gara equilibrata e presentandosi sul rettilineo conclusivo con ancora benzina da spendere. Quarto posto nella terza semifinale e secondo tempo di ripescaggio per l’atto conclusivo: l’azzurra è tra le migliori otto interpreti del Pianeta nel giro della morte con barriere. Tutto facile per l’olandese Femke Bol (52.95), grande favorita per il titolo. Il miglior tempo è della statunitense Shamier Little (52.81). Passano il turno anche la giamaicana Rushell Clayton (52.30), la bahrainita Kemi Adekoya (53.39, record asiatico), la statunitense Anna Cockrell (53.63), le giamaicane Janieve Russell (53.69) e Andrenette Knight (53.72). Clicca qui per la cronaca.

400 METRI (MASCHILE) – Eliminato Davide Re: il primatista italiano, debilitato da alcuni problemi intestinali accusati dopo le batterie di due giorni fa, ha corso in 45″29, chiudendo in quarta posizione la terza heat, nella quale si è infortunato uno dei favoriti per il titolo, il bahamense Steven Gardiner. Miglior tempo di ingresso in finale per il giamaicano Antonio Watson in 44″13, davanti al britannico Matthew Hudson-Smith (autore del nuovo record europeo) ed allo statunitense Vernon Norwood, entrambi in 44″26. Accedono all’ultimo atto della rassegna iridata anche l’americano Quincy Hall, il grenadino Kirani James, il sudafricano Wayde Van Niekerk, il norvegese Havard Bentdal Ingvaldsen ed il giamaicano Sean Bailey.

BATTERIE

800 METRI (MASCHILE) – Due italiani si qualificano brillantemente alle semifinali. Simone Barontini corre a ritmo alto fin dalle battute iniziali, poi è uscito bene all’ultima curva e ha accelerato sul rettilineo conclusivo, dandosi un cinque sul traguardo con il canadese Marco Arop (1:45.05, secondo crono del turno) e chiudendo in 1:45.21. Catalin Tecuceanu ha cambiato modo di correre, è rimasto a contatto con i rivali senza staccarsi tra i 400 e i 600, senza prodigarsi nelle sue imperiali rimonti finali: terzo posto con il tempo di 1:45.31 nella prima batteria vinta dal kenyano Emmanuel Wanyonyi (1:44.92, migliore tempo della sessione). Spicca l’eliminazione del keyano Emmanuel Kipkurui Korir (1:46.78), Campione Olimpico e del Mondo. Clicca qui per la cronaca della gara.

100 OSTACOLI – Tempo spaziale della statunitense Kendra Harrison, che corre un vertiginoso 12.24: miglior prestazione mondiale stagionale siglata addirittura in batteria, a dodici centesimi dal record del mondo della nigeriana Tobi Amusan. La Campionessa del Mondo, ammessa alla competizione dopo una lunga controversia, sigla il terzo crono (12.48). Record nazionale per la bahamense Devynne Charlton (12.44). La portoricana Jasmine Camacho-Quinn conferma di essere tra le favorite della vigilia (12.50), più indietro la statunitense Nia Ali (12.55) e le giamaicane Megan Tapper (12.51), Danielle Williams (12.51) e Ackera Nugent (12.60).

Foto di FIDAL COLOMBO/FIDAL

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