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Atletica, quale condizione per Jacobs ai Mondiali? Che tempi serviranno per la finale e per vincere

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Marcell Jacobs sta pubblicando con continuità video riguardanti la propria preparazione fisica: dopo le intense settimane di allenamento al Paolo Rosi di Roma, il Campione Olimpico dei 100 metri si è trasferito in Germania per affinare il lavoro in vista dei Mondiali, che andranno in scena a Budapest dal 19 al 27 agosto. Il Messia dell’atletica tricolore sembra essersi lasciato alle spalle i vari acciacchi fisici che lo hanno fortemente debilitato negli ultimi mesi e che in questa stagione all’aperto lo hanno limitato a disputare una sola gara, tra l’altro senza convincere: 10.21 in Diamond League a Parigi.

Dall’uscita nella capitale francese sono però ormai passati un paio di mesi e il morale sembra essere quello dei migliori per Marcell Jacobs, che punta a presentarsi con grande convinzione alla rassegna iridata. Il velocista lombardo inseguirà l’unico alloro che manca al suo glorioso palmares dopo aver già vinto il titolo a cinque cerchi, l’iride al coperto sui 60 metri, gli Europei sui 100 e sui 60. Si arriverà nella capitale ungherese con tante domande e poche certezze, un po’ al buio e senza particolari punti di riferimento ufficiali. Il primo passo sarà raggiungere la finale, traguardo che per il miglior Jacobs non sarebbe certo un problema.

Salvo rare fiammate, a cui non si è data continuità (leggasi il 9.83 di world lead del britannico Zharnel Hughes o il 9.84 del kenyano Ferdinand Omanyala, poi espressosi su crono più alti anche se sempre di qualità), non si è corso velocissimo nel corso di questa stagione. Il favorito resta lo statunitense Fred Kerley (9.88 a Yokohama per il Campione del Mondo in carica). La sensazione è che per accedere all’atto conclusivo, ovvero rientrare tra i migliori otto, possa servire un tempo leggermente inferiore ai 10 secondi. Per salire sul podio, però, potrebbe essere necessario andare sotto i 9.90: il miglior Marcell Jacobs può farlo, bisognerà soltanto capire se avrà recuperato dai tanti problemi fisici che lo hanno fortemente martoriato nell’ultimo anno.

Foto: Lapresse

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