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Atletica, Shankule vince la Maratona femminile ai Mondiali. Lo scettro rimane in Etiopia, Giovanna Epis terza europea

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Amane Beriso Shankule ha vinto la Maratona femminile ai Mondiali 2023 di atletica leggera. L’etiope si è imposta sulle strade di Budapest con il tempo di 2h24:23 sotto il sole e con temperature in costante aumento (si è partiti alle ore 07.00 proprio per evitare il gran caldo). La 31enne, in primavera seconda Boston e nel 2015 trionfatrice della Roma-Ostia, ha attaccato due volte insieme alle proprie connazionali: prima al 13mo e poi al 30mo chilometro, scremando il gruppo di testa e fiaccando la resistenza dell’intera concorrenza. Nei pressi del 35mo chilometro ha piazzato una micidiale rasoiata per lasciare sul posto le altre etiopi Yalemzerf Yehualaw e Gotytom Gebreslase, con cui era rimasta da ormai alcuni minuti.

Il titolo iridato resta così in questo Paese, visto che a Eugene 2022 si impose Gotytom Gebreslase, oggi capace di conquistare la medaglia d’argento con il tempo di 2h24:34. La tripletta etiope è sfumata all’ultimo chilometro, quando una sempre più in crisi Yalemzerf Yehualaw (poi quinta in 2h26.13) è stata superata dalla marocchina Fatima Ezzahra Gardadi (bronzo in 2h25:17).

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Quinta l’israeliana Lonah Chemtai Salpeter (2h25:38), che ha preceduto la kenyana Rosemary Wanjiru, presentatasi con il miglior tempo mondiale, ovvero il roboante 2h16:28 siglato in occasione della vittoria alla Maratona di Tokyo, e che si è dovuta accontentare del sesto posto (2h26:42) davanti alla connazionale Selly Chepyego Kaptich (2h27:09) e all’eritrea Nazret Weldu (2h27:23).

Prestazione di sostanza da parte della nostra Giovanna Epis. La 34enne veneta, lo scorso anno quinta agli Europei di Monaco dopo aver vinto l’oro sulla “mezza” ai Giochi del Mediterraneo, ha concluso al 12mo posto con il crono di 2h29:10. L’azzurra sta prendendo più confidenza con l’elevato livello internazionale, tanto che oggi è stata la terza europea al traguardo alle spalle della già citata Salpeter e della tedesca Melat Yisak Kejeta (undicesima in 2h29:04), entrambe di origini africane.

Foto: Colombo/FIDAL

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