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Atletica, shock Tortu: è fuori dalla semifinale dei 200 metri ai Mondiali. Eliminato anche Desalu

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Filippo Tortu

Filippo Tortu si era presentato ai Mondiali 2023 di atletica leggera con un chiaro obiettivo: provare a correre sotto il muro dei 20 secondi e qualificarsi alla finale, dopo che nella passata stagione aveva mancato l’accesso all’atto conclusivo dei 200 metri per appena tre millesimi. Il Campione Olimpico della 4×100 era accreditato del valido 20.14 timbrato un mesetto fa ai Campionati Italiani Assoluti di Molfetta, dove aveva destato un’impressione convincente dopo un avvio di stagione decisamente complicato sul mezzo giro di pista.

Filippo Tortu è invece stato eliminato in batteria. Un vero e proprio shock, inatteso alla vigilia considerando la caratura del velocista lombardo e la prestazione offerta poche settimane fa in Puglia. Il 25enne sembrava in ottima forma fisica e il passaggio del turno sembrava essere ampiamente alla portata, ma sulla pista di Budapest si è vista una delle versioni più opache dell’azzurro. Il finanziere ha tagliato il traguardo con l’altissimo tempo di 20.46 (0,5 m/s di vento contrario), chiudendo la sesta batteria al quarto posto.

Filippo Tortu ha avuto il peggior tempo di reazione della sua serie (0.179) ed è uscito in sordina dai blocchi di partenza. La curva è stata tutta in apnea per il Campione Olimpico della staffetta, il cui gesto tecnico in quel frangente è sembrato molto macchinoso e ben lontano da quello ammirato agli Assoluti. Sul rettilineo conclusivo ha provato un po’ ad aprire il gas, ma non riuscendo davvero carburare come ci si aspettava. Si sapeva che lo statunitense Erriyon Knighton (20.17, tra i favoriti per le medaglie) e il canadese Andre De Grasse (20.28 per il Campione Olimpico) sarebbero stati inarrivabili, ma ci si auspicava che il brianzolo chiudesse davanti al sudafricano Sinesipho Dambile (20.34) e strappasse la qualificazione riservata ai primi tre classificati. L’altissimo crono di 20.46 non basta neanche per sperare in uno dei tre tempi di ripescaggio: serviva un modesto 20.44 per garantirsi quantomeno il passaggio del turno.

Granda amarezza nelle dichiarazioni rilasciate alla Rai: “Avrei dovuto fare molto meglio, sapevo che bisognava correre subito molto forte. La mia intenzione era quella, ma non è avvenuto come è abbastanza evidente. Ho sbagliato i primi 100 metri e così negli ultimi 100 puoi essere forte quanto vuoi ma non riesci a inventarti nulla. Il tempo di reazione alto è purtroppo un po’ una mia caratteristica, ci lavoro ma in gara è un’altra gara. L’anno è stato complicato, non ho trovato continuità ed è quello che mi ha portato a correre male. La forma c’è, quando riesco a fare le cose corro in 20.1, altrimenti in 20.4 o anche di più“. Filippo Tortu dovrà necessariamente riscattarsi in staffetta, la cui formazione è ancora tutta da definire: Lorenzo Patta al lancio, Marcell Jacobs in seconda, Tortu spostato in curva e Samuele Ceccarelli per la frazione conclusiva?

Saluta anche Fausto Desalu, anch’egli Campione Olimpico della 4×100. Reduce da qualche acciacco fisico, il lombardo si è fermato al sesto posto nella prima batteria con il tempo di 20.49 (stagionale). Il lombardo ha sofferto per l’intera gara, non trovando mai il guizzo dei giorni migliori nella serie vinta dal britannico Zharnel Hughes con un eccellente 19.99, miglior crono del turno. Tutto facile per lo statunitense Noah Lyles, fresco Campione del Mondo sui 100 metri e grande favorito per la tripletta consecutiva sul mezzo giro di pista (20.05 oggi). Buon 20.01 per l’altro americano Kenneth Bednarek, 20.08 per il canadese Aaron Brown, 20.22 per il botswano Letsile Tebogo (l’argento sui 100 è il principale contendente di Lyles), 20.15 per il sudafricano Luxolo Adams.

Foto: Lapresse

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