Atletica

Atletica, Sibilio andava ripescato! Warholm fa finta di niente, l’ammissione del ds: “Siete arrivati tardi”

Pubblicato

il

Karsten Warholm andava squalificato e Alessandro Sibilio andava ripescato. L’infrazione commessa durante la semifinale dei 400 ostacoli è evidente, le immagini relative alla gara dei Mondiali 2023 di atletica leggera non lasciano spazio a dubbi. Il Campione Olimpico è passato largo nei pressi della seconda barriera: con la gamba sinistra ha superato l’ostacolo di lato, ma non alzando la gamba oltre i 91,4 centimetri, come il video certifica in maniera inequivocabile. Il primatista mondiale e super favorito per la conquista della medaglia d’oro andava estromesso, senza se e senza ma.

Atletica, Warholm andava squalificato! Video eloquente, Sibilio derubato e Italia presa in giro

Il reclamo presentato dall’Italia era sacrosanto e soltanto un cavillo regolamentare ha graziato il fuoriclasse norvegese: il ricorso va presentato entro trenta minuti dalla pubblicazione del referto ufficiale di gara. La FIDAL si è mossa oltre questo lasso temporale, ma la Federazione Italiana non ha colpe: le immagini sono emerse soltanto successivamente e, appena sono state notate, si è partiti con le procedure. Si è badato alla forma e non alla sostanza: Karsten Warholm ha sbagliato e non ha rispettato il regolamento, andava squalificato senza remora proprio in virtù dell’evidenza delle prove.

La squalifica di Warholm avrebbe permesso ad Alessandro Sibilio di meritarsi il secondo tempo di ripescaggio (il campano, non in perfette condizioni fisiche, ha corso in 49.43, è rimasto fuori dai migliori otto per appena quattro centesimi) e di partecipare a una finale che avrebbe meritato, visto che il più forte in assoluto non è stato impeccabile. Le regole sono fatte per essere rispettate, senza nascondersi dietro a cavilli.

Erlend Slokvik, direttore sportivo della Nazionale norvegese di atletica, ha dichiarato a NRK: “L’Italia ha presentato un reclamo, ma troppo tardi rispetto alla scadenza prevista di mezzora dall’annuncio dei risultati ufficiali“. Nei fatti il manager ha quasi dato colpa alla Federazione Italiana di essersi mossa in ritardo, quando è evidente che così a stretto giro non erano disponibili quelle immagini e che la colpa è tutta del suo atleta, reo di aver commesso un’infrazione sportiva.

Atletica, Warholm graziato perché il ricorso dell’Italia…é arrivato in ritardo!

La flagranza di reato è lampante, le prove ci sono, ma non arriva la condanna. Ai Mondiali… Warholm ha quasi atto spallucce, facendo finta di niente quando a NRK ha commentato quel momento della gara: “Ho colpito l’ostacolo molto forte (con l’altra gamba, quella destra, n.d.r.). Non è stato il massimo, ma va bene così. Sono cose che capitano“. A VG aveva poi aggiunto: “Non ho pensato molto in quel momento, è istintivo continuare ad andare avanti: è un urto che a volte mi capita anche in allenamento“. Sembra quasi che al primatista mondiale sia tutto concesso e in finale partirà chiaramente con tutti i favori del pronostico, con l’auspicio che certi episodi antisportivi non accadano anche in futuro.

Foto: Lapresse

Exit mobile version