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Atletica, Italia in finale col miglior tempo nella 4×100! Il ritorno dei campioni olimpici, Jacobs e Tortu sontuosi!
Siamo tornati! Da Campioni Olimpici. Dall’inferno delle mancate finali internazionali nella passata stagione e dall’obbligo di doversi qualificare con il tempo organizzando uscite speciali a Firenze e Grosseto, l’Italia risorge nel momento più importante dell’annata agonistica e dimostra che il trionfo di Tokyo era stato tutt’altro che casuale. La nostra Nazionale ha vinto la seconda batteria della 4×100 ai Mondiali 2023 di atletica leggera fornendo una prova di elevatissimo spessore tecnico: gli azzurri si sono imposti con il rimarchevole tempo di 37.65, ovvero la miglior prestazione mondiale stagionale, due centesimi meglio rispetto a quanto corso dagli USA nella prima batteria. Si tratta del secondo crono della storia tricolore, a soltanto 15 centesimi dal record italiano siglato il 6 agosto 2021, il giorno dell’impresa a cinque cerchi.
Roberto Rigali è stato buttato nella mischia dopo aver corso in 10.25 a Modena e aver dimostrato efficienza in staffetta durante la stagione: ottimo lancio da 10.60 (impressionante 0.115 di reazione) per consegnare il testimone a Marcell Jacobs. Il passaggio è anche ben eseguito e il Messia dell’atletica tricolore, che tornava in staffetta dopo due anni di assenza, aziona sulla pista tutti i suoi cavalli: il Campione Olimpico dei 100 metri è in evidente crescita e, dopo il 10.05 in semifinale, corre un lanciato superbo da 8.81.
La terza frazione di Lorenzo Patta è un cioccolatino: il sardo è stato spostato dall’apertura di Tokyo alla seconda curva e ha tenuto grandissima botta, peccato che il passaggio di testimone con Filippo Tortu sia stato un po’ troppo schiacciato. Il brianzolo va via sul rettilineo conclusivo, dando l’anima come ha sempre fatto in staffetta: ci ha sempre messo la faccia, ha contribuito in maniera determinante tra Grosseto e Firenze, oggi è riemerso dagli incubi di una sciagurata batteria dei 200 metri chiusa in 20.46 con tanto di eliminazione.
L’Italia si è lasciata alle spalle il Sudafrica di Akani Simbine (37.72) e la Gran Bretagna (38.01) trascinata da Jeremiah Azu, Adam Gemili, Jona Efoloko ed Eugene Amo-Dadzie. L’atteso Canada di Aaron Brown e Jerome Blake è soltanto sesto (38.25) alle spalle della Nigeria (38.20) ed è eliminato.
Prima batteria di altissimo spessore tecnico, dove gli USA si sono imposti con un rilevante 37.67 (miglior prestazione mondiale stagionale). Christian Coleman è stato superlativo in uscita dai blocchi di partenza, Fred Kerley ha dato sfogo a tutto il suo motore in seconda frazione (sconvolgente parziale da 8.62), poi spazio ai meno talentuosi Brandon Carnes e JT Smith, che hanno pasticciato tra loro nel passaggio del testimone. Gli Stati Uniti erano senza Noah Lyles, che in chiusura di serata disputerà i 200 metri per cercare il secondo oro dopo quello sui 100 e che ha dichiarato di voler puntare al record del mondo (19.19 di Usain Bolt). La Giamaica di Ackeem Blake, Oblique Seville (8.88), Ryiem Forde e Rohan Watson ha chiuso al secondo posto in 37.68, precedendo il sempre più convincente Giappone (37.71). Ripescaggio per le due quarte classificate: la Francia (37.98) e il Brasile (38.19).
Foto: Colombo/FIDAL