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Atletica, tutti aspettano Stano e Palmisano ai Mondiali nella marcia: e se spuntasse Francesco Fortunato?

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L’Italia della marcia è già in corsa verso Parigi dove tenterà di ripetere i risultati straordinari di Tokyo 2021. Passaggio focale di questo percorso sono i Mondiali di Budapest che iniziano fra poco e che vedranno gli azzurri puntare al podio nelle quattro gare di marcia (20 km e 35 km) che a Parigi saranno solo tre con la famigerata staffetta.

I due campioni olimpici di Tokyo tornano in scena: Massimo Stano si metterà in strada come campione mondiale e olimpico in carica della 20 km e sarà uno degli uomini da battere, anche se in stagione per ora non ha fatto cose straordinarie ma la preparazione è tutta mirata a questo appuntamento che lo vedrà doppiare 20 e 35 km.

In campo femminile Antonella Palmisano chiude a Budapest un periodo complicato, caratterizzato da tanti infortuni che non le hanno permesso di essere protagonista nelle ultime due stagioni. Dopo i Giochi di Tokyo la Antonella Nazionale ha avuto infortuni a ripetizione ma in questa stagione sembra che le cose si siano rimesse a posto e dunque si può ripartire con fiducia anche se al Mondiale la campionessa azzurra arriverà un po’ al buio.

Se non ci saranno problemi fisici c’è da giurare che da qui a Parigi Stano e Palmisano viaggeranno su livelli molto elevati ma la novità è che c’è una terza punta per l’Italia della marcia che arriva da una stagione di altissimo spessore e che potrebbe dire la sua a Budapest.

Si tratta di Francesco Fortunato, 28 anni di Andria, che quest’anno è letteralmente esploso a livello internazionale aggiudicandosi prima la prestigiosa 10 km di Madrid e poi la 20 km di Coppa Europa in uno dei templi della marcia mondiale, Podebrady in Repubblica Ceca con il tempo di 1h18:59, demolendo il proprio personale di 1h19:43 siglato due anni fa proprio a Podebrady. Due successi che hanno fatto crescere non poco le quotazioni a livello internazionale del marciatore azzurro, quindicesimo alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e ai Mondiali 2022, quinto agli ultimi Europei e nono in Coppa del Mondo cinque anni fa.

Nella 20 km di Budapest proverà a tenere il ritmo dei più forti come gli è capitato più di una volta in questa stagione: gli piace fare gara di testa e impostare il proprio ritmo ai rivali. Vedremo se riuscirà a farlo anche in un contesto così importante come quello iridato.

Foto Lapresse

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