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ATP Toronto, finalmente Sinner-Berrettini! Un derby lungamente atteso tra i migliori esponenti del movimento
C’era grande voglia di derby, coincidenze l’avevano impedito, tabelloni che vedevano questi due giocatori sempre lontani tra di loro. Alla fine il grande momento arriverà domani: si affronteranno Jannik Sinner e Matteo Berrettini, i due principali esponenti del movimento del tennis italiano che hanno portato grandi risultati negli ultimi anni.
Un derby che sembrava potersi concretizzare proprio lo scorso anno sempre al Canadian Open, ma un Pablo Carreno Busta in grande spolvero non permise il concretizzarsi di questo terzo turno, battendo prima il romano e poi l’altoatesino. La prima sfida diretta tra i due arriverà così al secondo turno: Berrettini ha nelle gambe la partita contro Barrere di ieri vinta con agio, Sinner non gioca dalla semifinale di Wimbledon con Djokovic. Sono i due alfieri che hanno regalato all’Italia imprese magnifiche come finale e semifinali Slam, finali 1000 e vittorie alle ATP Finals.
Una sfida che è anche un confronto di stili tra l’esplosività di Matteo e la regolarità di Jannik. Il finalista di Wimbledon 2021 può contare su un servizio e un dritto devastanti, una buona attitudine nei pressi della rete e delle buone variazioni tra back di rovescio e palla corta. Il giocatore di Sesto Pusteria ha una solidità impressionante in tutti i colpi a rimbalzo da fondocampo, un servizio che è in via di sviluppo e una risposta di primo livello.
La classifica mondiale adesso vede nettamente davanti Sinner che è numero 8 del mondo, a differenza di Berrettini che occupa la 38esima posizione. Il romano è stato a lungo fermo per l’infortunio agli addominali e ha ritrovato una certa brillantezza a Wimbledon, mentre il più giovane dei due azzurri è stato piuttosto regolare nella sua stagione, non avendo problemi fisici. I bookmakers danno per favorito proprio Sinner in maniera piuttosto netta, ma l’esito è tutt’altro che scontato poiché potrebbero entrare in campo anche fattori mentali: sarà una partita tutta da vivere.
Foto: Lapresse