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Basket, Mondiali 2023: l’Angola batte le Filippine ora appese a un filo. Giappone a sorpresa sulla Finlandia, Lituania ok

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Giornata ancora ricca di sorprese per quanto riguarda i Mondiali in corso tra Filippine, Giappone e Indonesia. Le due squadre padrone di casa (la terza, l’Indonesia, non c’è), infatti, vanno in campo e producono risultati diametralmente opposti e inattesi per come erano state le premesse della vigilia. Ma andiamo a scoprire i meandri di questo pomeriggio iridato.

FILIPPINE-ANGOLA 70-80 (Girone A)
Il risultato di questo match è importante anche per l’Italia, che non gioca più necessariamente un dentro o fuori tra 48 ore, ma ha anche altre combinazioni disponibili (sempre, però, meglio vincere). Eppure le Filippine partono cariche, con un 19-12 che potrebbe essere il preludio a un gran giorno all’Araneta Coliseum con Pogoy, Clarkson e Kai Sotto che si lanciano a vicenda. Tutto bene? Sì, almeno fino al 28-17, perché poi Fernando e soprattutto Goncalves da tre riescono a causare il rientro e poi il sorpasso: si tratta di un parziale di 5-19 che porta al 33-36 dell’intervallo. Si prosegue punto a punto, con Clarkson che fa di tutto per cercare di riportare l’inerzia sul fronte filippino, ma non ci riesce (peraltro non tira bene: 7/22). La coppia Domingos-Goncalves si scatena nell’ultimo periodo, che vede l’Angola volare fin sul +16 (57-73); inutile il tentativo di rientro di Clarkson, Abando e Sotto, che si ferma sul 68-73 a poco più di un minuto dal termine di fronte al tiro dall’arco di Domingos che chiude i conti.
TOP SCORER
FILIPPINE – Clarkson 21, Edu 9, Ramos, Pogoy, Sotto 8
ANGOLA – Goncalves 17, Domingos 15, Fernando 14

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GIAPPONE-FINLANDIA 98-88 (Girone E)
Tra i risultati più clamorosi di oggi, forse questo è il più roboante: il Giappone, privo di Rui Hachimura e con Yuta Watanabe praticamente a mezzo servizio, che riesce a battere la Finlandia potendo contare su un mare di tiri liberi tentati in più (27/34 contro 12/14). Clamorosa la performance di Joshua Hawkinson, naturalizzato sui generis nipponico (perché gioca nel Paese del Sol Levante dal 2017, cioè da quando è uscito da Washington State): 28 punti, di cui 14 dalla lunetta, e 19 rimbalzi. Match che va praticamente sull’altalena: Hiejima e Kawamura sono inafferrabili nella seconda metà del primo quarto (22-15), poi sono in tanti, da Jantunen a Markkanen, da Valtunen a Nkamhoua, a dare alla Finlandia un periodo da 14-31 e 36-46 all’intervallo. Sembrerebbe pura gestione per i finnici, che nel terzo quarto mantengono le distanze, ma dal 63-73 quello che succede al Giappone è clamoroso: un’autentica trasformazione da 35 punti nell’ultimo periodo, uniti ai soli 15 della Finlandia. Di fatto è la sola coppia Kawamura-Hawkinson a far esplodere in continuazione Okinawa: arriva la prima vittoria, e che vittoria.
TOP SCORER
GIAPPONE – Hawkinson 28, Kawamura 25, Hiejima, Tominaga 17
FINLANDIA – Markkanen 27, Jantunen 13, Maxhuni 12

LITUANIA-MESSICO 96-66 (Girone H)
Basta la sostanza ai lituani per ottenere la seconda vittoria, la qualificazione e lo spareggio-primo posto con il Montenegro. La partita non c’è mai, se non altro per via dei 32 punti (a 17) nel primo quarto, testimonianza dell’enorme differenza di efficacia in campo. Gli uomini di coach Maskvytis chiudono con 10/23 da tre, nonché con un bilancio di 47-29 a rimbalzo; Jokubaitis, Dimsa e Motiejunas sono i principali protagonisti dell’allungo decisivo dei baltici, che possono permettersi anche rotazioni molto equilibrate: nessuno è in campo più dei 22 minuti di Kuzminskas.
TOP SCORER
LITUANIA – Jokubaitis, Valanciunas 15; Kuzminskas 14
MESSICO – Giron 13, Cruz, Mendez, I. Gutierrez 10

Foto: LaPresse

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