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Basket: sorpresa Bahamas nei pre-Preolimpici. Avanzano anche Croazia e Camerun

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Si sono disputati, nell’arco della settimana appena conclusa, cinque tornei di qualificazione non tanto alle Olimpiadi, quanto ai Preolimpici che portano alla rassegna a cinque cerchi. Dei 24 posti che ne assegneranno 4 per Parigi 2024, 5 sono già stati occupati attraverso tali eventi. Il tutto tra conferme e sorprese, come andiamo a vedere.

In particolare, nel torneo asiatico a prevalere è stato il Bahrein, imbattuto nel girone unico da sei squadre (dovevano essere otto, ma Corea del Sud e Cina Taipei, alias Taiwan, hanno rinunciato) e vittorioso davanti ad Arabia Saudita, India, Kazakistan, Indonesia e Siria (Paese ospitante). Vale la pena ricordare che, tra queste squadre, l’Indonesia ha partecipato a causa del fatto che non sarà di scena ai Mondiali: avrebbe dovuto chiudere nelle prime otto l’Asia Cup del 2022, cosa che non è accaduta. Per questo motivo l’attuale contesto iridato sarà il primo privo di almeno un Paese che lo ospita.

Nel torneo africano, invece, il Camerun, selezione che ha potuto usufruire, tra gli altri, dei servizi di Jordan Bayehe e Paul Eboua, nomi già ben noti per i loro trascorsi anche attuali in Italia, e di Jeremiah Hill che milita a Girona (ACB) e che è risultato essere il naturalizzato di sorta. In finale, in questo caso, a cadere è stato il Senegal nell’evento ospitato dalla Nigeria. Questa è proprio la grande delusa, fuori addirittura nel gironcino da tre squadre. Solo due anni fa sfidava l’Italia per andare ai quarti alle Olimpiadi.

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Ben diversi gli esiti dei due tornei europei. In uno, organizzato congiuntamente a Gliwice e Tallinn, a far notizia sono state sia la qualificazione della Polonia, con al suo interno Michal Sokolowski di recente trasferitosi a Napoli, Mateusz Ponitka e l’ex Fortitudo Bologna Geoffrey Groselle nel ruolo di naturalizzato, che la debacle della Repubblica Ceca, anch’essa soltanto due anni fa (sorprendentemente) in grado di arrivare fino alle Olimpiadi. Va comunque lodata la Bosnia-Erzegovina di Dzanan Musa, Luka Garza, Jusuf Nurkic (che però ha speso parole di fuoco per la propria federazione) e Amar Alibegovic che in Italia ha avuto modo di farsi un nome importante. Il risultato della finale, 76-72, racconta la lotta che c’è stata.

Nell’altro, invece, sostanzialmente tutti aspettavano una finale Croazia-Turchia. Solo che il teatro, Istanbul, non ha dato l’esito desiderato, nel senso che sono stati i croati a portare a casa il successo e la continuazione di una legittima speranza a cinque cerchi. Del resto che ci tenessero in molti è dimostrato dalla presenza di stelle quali Dario Saric, Ivica Zubac e Mario Hezonja. Risultato: un incontestabile 84-71 a Furkan Korkmaz e compagni.

Ma la sorpresa più importante, che poi sorpresa è fino a un certo punto considerati i nomi, è regalata dalle Bahamas, che a La Banda (Santiago del Estero) batte non una, ma due volte l’Argentina, privandola del sogno olimpico dopo che l’Albiceleste aveva già dovuto mancare i Mondiali. Prima nel girone e poi nella finale le aspirazioni di Facundo Campazzo e compagni sono respinte da Eric Gordon, Buddy Hield e DeAndre Ayton, il trio di superstar capace di dare la scossa nell’ultimo quarto dell’atto finale al fine di consegnare all’arcipelago che conta meno di 400.000 abitanti la speranza di arrivare fino a Parigi.

Foto: fiba.basketball

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