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Biathlon, mistero Kamila Zuk. La federazione polacca annuncia “gravi lesioni a una gamba” e si augura “possa proseguire la carriera”

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Kamila Zuk

Quello di Kamila Zuk è un nome ben conosciuto dallo zoccolo duro degli appassionati di biathlon. La venticinquenne polacca ottenne risultati eclatanti a livello giovanile, in particolare due titoli iridati junior nel 2018, ed era considerata (a ragione veduta) una delle atlete più quotate della sua generazione. Per intenderci, si confrontava ad armi pari con la coetanea Marketa Davidova.

Quest’ultima ha saputo emergere anche a livello assoluto, raccogliendo 11 podi in gare di primo livello con tanto di 3 vittorie, compresa la medaglia d’oro nella 15 km dei Mondiali 2021. Viceversa, Zuk non ha mantenuto le promesse poste in ambito junior. Certo, la biathleta proveniente dalla Bassa Slesia si è attestata più di una volta nella top ten, senza tuttavia essere in grado di ottenere risultati di grido. Cionondimeno, è divenuta con il passare degli anni la numero uno di Polonia. Un movimento decaduto nell’ultimo decennio, ma pur sempre blasonato e solido.

Ebbene, il corrente stato di salute della biathleta desta preoccupazione e può essere considerato un mistero. Qualche giorno fa, la federazione polacca ha emesso uno stringato comunicato stampa in cui informa, testualmente, che “durante il raduno effettuato a Passo di Lavazé, Kamila Zuk ha avuto un incidente mentre si allenava sugli skiroll. Dopo i primi esami medici, è emerso come abbia riportato lesioni talmente gravi a una gamba da costringerla a una lunga pausa dagli allenamenti. Speriamo che Kamila possa recuperare rapidamente ed essere in grado di continuare la sua carriera sportiva. Ora sta venendo seguita dagli specialisti dell’Ospedale Fatebenefratelli di Cracovia”.

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La notizia è vecchia di quasi una settimana, ma da allora non si sa più nulla. A inquietare sono tre aspetti. In primis il fatto che non venga specificata in alcun modo né la dinamica dell’incidente, né la reale entità dell’infortunio. Si parla genericamente di “gravi lesioni”. In seconda istanza, è agghiacciante la frase “speriamo possa continuare la sua carriera sportiva”. In terzo luogo, sul sito federale la notizia è “oscurata”. La si può trovare nell’elenco delle news, ma non viene in alcun modo mostrata in prima pagina.

Un ente ufficiale come una federazione nazionale che non comunica con precisione cosa è accaduto, si lascia andare a una considerazione relativamente alla “speranza che l’atleta possa continuare la sua carriera” e dà il minimo risalto possibile all’accaduto? Piuttosto strano. Semplicemente una politica eterodossa, oppure si sta tacendo una situazione davvero preoccupante?

Di certo c’è solo quanto fatto trapelare dalla Polski Związek Biathlonu, ovvero pochissimo. L’augurio è quello di leggere presto aggiornamenti in merito, nella speme possano essere positivi e rassicuranti.

Foto: La Presse

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