Calcio
Calcio, è morto Carlo Mazzone. Aveva 86 anni. Lanciò Francesco Totti, allenò contemporaneamente Baggio e Guardiola
È morto Carlo Mazzone. Aveva 86 anni. Nato a Roma, il 19 marzo 1937, l’ex calciatore e allenatore si è spento nella giornata di sabato 19 agosto 2023 ad Ascoli Piceno. La sua figura è diventata estremamente popolare grazie alla sua inflessione tipicamente romanesca, a una lunghissima carriera sulle panchine delle squadre di mezza Italia, e di alcuni episodi entrati nell’immaginario collettivo.
Formatosi nelle giovanili della Roma, con la quale gioca due partite nel massimo campionato 1958-59, vive quasi interamente la sua attività agonistica di calciatore in Serie C, militando tra le fila dell’Ascoli dal 1960 al 1969. Proprio dell’Ascoli diventa allenatore già nel corso dell’annata 1968-69, guidandolo sino alla stagione 1974-75. In questi sette anni, Mazzone porta i marchigiani dalla Serie C alla Serie A, guadagnandosi poi una salvezza.
Si trasferisce alla Fiorentina, con la quale vince la Coppa Italo-Inglese 1975 per poi condurre i Viola a un ottimo terzo posto nel campionato 1976-77. L’esperienza in Toscana si chiude con un esonero, così come quella successiva al Catanzaro. Fanno seguito il ritorno all’Ascoli (con quattro salvezze consecutive) e altri exploit in piazze che potrebbero essere definite “di provincia” (su tutte la promozione in Serie A e le due salvezze guadagnate con il Lecce tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ‘90).
La proverbiale “grande occasione” arriva nell’estate del 1993, dopo aver qualificato il Cagliari alla Coppa Uefa. Mazzone viene chiamato dalla Roma per sostituire Vujadin Boskov. Resta con i giallorossi tre anni, artigliando due quinti posti in campionato e, soprattutto, incrociando sulla sua strada un giovanissimo Francesco Totti. È “Sor Carletto” a lanciarlo coraggiosamente in Serie A, avviando la carriera di uno dei più grandi calciatori italiani del XXI secolo.
Mazzone raggiunge probabilmente il punto più alto nel 1998-99, quando trascina il Bologna alle semifinali di Coppa Uefa partendo dall’Intertoto, vedendosi eliminato dall’Olympique Marsiglia dopo due pareggi (0-0 e 1-1 in casa, con gol dei francesi su rigore a pochi minuti dalla fine). Successivamente, il tecnico romano passa al Brescia, con il quale vive tre anni da fantascienza.
Sor Carletto allena contemporaneamente Roberto Baggio e Pep Guardiola! Inoltre, è proprio l’allenatore romano a utilizzare occasionalmente un giovane Andrea Pirlo nel ruolo di regista. Soprattutto, in questo periodo, si verifica l’episodio che lo ha reso più famoso in assoluto. La sfrenata corsa sotto la curva dell’Atalanta nel sentito derby lombardo del 30 settembre 2001, quando le Rondinelle pareggiano 3-3 negli ultimi quindici minuti, recuperando uno svantaggio di 1-3.
Mazzone detiene ancora oggi il record di presenze da allenatore in Serie A (792), un numero che sale a 797 se vengono considerati i cinque spareggi. Soprattutto, con la sua scomparsa, viene meno un personaggio nazionalpopolare che, a modo suo, ha scritto la storia del nostro campionato.
Foto: La Presse