Calcio
Calcio femminile, Australia-Svezia 0-2: Rolfö e Asslani affossano le Matildas nella Finale mondiale del 3°/4° posto
Calato il sipario sulla Finale del 3°/4° posto dei Mondiali 2023 di calcio femminile. Sul rettangolo verde del Brisbane Stadium (Australia), si sono affrontate Australia e Svezia, che hanno dovuto dimenticare l’amarezza delle semifinali perse contro Inghilterra e Spagna ed esprimersi al meglio per la conquista del bronzo iridato in questa sede. Sono state le scandinave a prevalere con il punteggio di 2-0, per effetto delle marcature di Fridolina Rolfö al 30′ e di Kosovare Asllani al 62′.
PRIMO TEMPO – Svedesi in campo con un 4-5-1: Musovic; Andersson, Eriksson, Ilestedt, Bjorn; Asslani, Angeldal, Rolfö, Kaneryd, Rubensson; Blackstenius. L’Australia risponde con 4-4-2: Arnold; Polkinghorne, Catley, Hunt, Carpenter; Foord, Raso, Gorry, Cooney-Cross; Fowler, Kerr. Nella prima frazione match piacevole. Le svedesi si rendono pericolose con Blackstenius e riescono a imprimere la loro fisicità sulla partita fin dalle prime battute. Sul fronte australiano, si agisce di rimessa grazie alle scorribande di Kerr e Foord, che qualche grattacapo alla formazione nordica la creano. Tuttavia al 30′ il contatto in area tra Hunt e la citata Blackstenius regala il penalty alla Svezia, trasformato da Rolfö.
SECODO TEMPO – Nella ripresa le aussie crescono di intensità in mezzo al campo, nel tentativo di intercettare più palloni possibili in mediana e sorprendere con rapide verticalizzazioni la retroguardia scandinava un po’ statica. Manca però precisione tra le fila delle Matildas, cosa che invece non fa difetto alla Svezia che al 62′, grazie a una splendida combinazione tra Blackstenius e Asslani, trova la realizzazione grazie a quest’ultima. Le australiane attaccano a testa bassa, ma si infrangono con il muro della difesa rivale e sullo score di 2-0 cala il sipario.
Per la Svezia, dopo il terzo posto nei Mondiali 2019 e l’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020, è la conferma di uno status qualitativo piuttosto alto, che si è manifestato anche in questa sede, ricordando la vittoria ai calci di rigore contro gli Stati Uniti (campioni uscenti) negli ottavi di finale, oltre al sonante successo nella fase a gironi contro l’Italia (5-0).
Foto: LaPresse