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Calcio femminile, Italia da ricostruire e con i difficili obiettivi di Parigi 2024 e degli Europei 2025

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Un’Italia da ricostruire. Il 2 agosto ha sancito la chiusura definitiva dell’avventura della Nazionale di calcio femminile dai Mondiali 2023 in Australia/Nuova Zelanda. Una sconfitta cocente contro il Sudafrica per 3-2, quando alle azzurre sarebbe bastato anche un pari per qualificarsi agli ottavi di finale, visto quanto fatto dalla Svezia contro l’Argentina.

Un fallimento frutto della gestione di Milena Bertolini giunta al capolinea. Il ko ha fatto emergere nei giorni successivi tante frizioni interne al gruppo, con le calciatrici che con una lettera hanno voluto chiaramente esprimere il non essere state messe nella condizione di rendere al meglio. Un riferimento alla CT e al suo staff e non alla FIGC, visto l’incontro che c’è stato un paio di giorni fa tra alcune ragazze e il presidente Gabriele Gravina.

Si è in attesa di capire a chi spetterà stare in plancia di comando e da lì comporre lo scacchiere sulla panchina. Si è fatto il nome di Carmine Gautieri, anche se la sua candidatura non è stata accolta al meglio da appassionati e stampa, tenuto conto dell’esperienza del tecnico nel mondo del “Pallone in rosa” e dei suoi trascorsi in Serie B e in Serie C maschile.

La selezione del Bel Paese ha, comunque, bisogno di voltare pagina, affidandosi con convinzione anche a giocatrici giovani di qualità, senza lanciarle all’ultimo momento in una fase finale di una rassegna iridata, come oggettivamente ha fatto Bertolini. Serve un progetto chiaro sul quale strutturare una formazione che abbia idea di come giocare e cosa fare in campo. Probabilmente, ci si era illusi con i quarti di finale raggiunti nei Mondiali 2019 che le calciatrici nostrane fossero già a un livello molto alto e l’avvento del professionismo potesse dare loro una spinta ulteriore.

Non è stato così e, per non tornare indietro, sarà necessario lavorare sodo, comprendere gli errori commessi e tracciare un percorso a lunga scadenza. I prossimi obiettivi saranno molto difficili da centrare e si parla di qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 e agli Europei 2025 in Svizzera.

Contrariamente al passato, infatti, non è il Mondiale a garantire le carte olimpiche alle formazioni del Vecchio Continente. Il riferimento è alla prima edizione della Nations League 2023/2024. Una competizione suddivisa in tre leghe in base alla posizione ranking UEFA, con il meccanismo delle promozioni e delle retrocessioni, per le nazionali femminili. L’Italia fa parte della Lega A con Inghilterra, Germania, Francia, Svezia, Spagna, Paesi Bassi, Norvegia, Danimarca, Belgio, Austria, Islanda, Svizzera, Galles, Portogallo e Scozia.

Gruppo A1: Inghilterra, Paesi Bassi, Belgio, Scozia

Gruppo A2: Francia, Norvegia, Austria, Portogallo

Gruppo A3: Germania, Danimarca, Islanda, Galles

Gruppo A4: Svezia, Spagna, Italia, Svizzera

Le quattro vincitrici dei gironi della lega principale, la cui fase sarà dal 21 settembre al 5 dicembre, si qualificano al prossimo step a eliminazione diretta. Le due finaliste della Final Four si qualificano per il torneo olimpico di calcio femminile 2024, insieme alla Francia, Paese ospitante.Se la selezione transalpina dovesse essere tra le finaliste, la squadra terza classificata occuperebbe il posto rimanente per i Giochi Olimpici. Inoltre, se una Federazione che non è stata confermata dalla FIFA come idonea a partecipare al Torneo olimpico di calcio femminile si qualificasse, la successiva squadra meglio piazzata che non si è qualificata prende il suo posto. Visto il raggruppamento (Svezia, Spagna e Svizzera le avversarie) in cui si trova l’Italia, si può comprendere come rientrare nel novero delle due finaliste della Final Four citata è cosa assai ardua.

Lo stesso discorso riguarda anche il pass per la rassegna continentale in terra elvetica. Il regolamento parla chiaro: la qualificazione diretta sarà alle prime due dei quattro gironi della lega principale, mentre per il completamento del roster ci saranno gli spareggi che coinvolgeranno terza e quarta squadra della Lega A in due turni di playoff con le formazioni di Lega C e B. Da tenere in debito conto che se la Svizzera non dovesse ottenere la qualificazione per via diretta, sarebbe comunque qualificata in qualità di Paese ospitante. In sostanza, non c’è tanto tempo a disposizione, dal momento che scadenze importanti arriveranno a breve.

Foto: LaPresse

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