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Ciclismo, Davide Cassani: “3 favoriti per i Mondiali, e l’Italia…A Zana e Tiberi serve tempo”. E sulla Vuelta…

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Davide Cassani

Domenica 6 agosto si assegnerà il titolo su strada in linea dei Mondiali di ciclismo. All’Italia l’oro manca dal 2008, quando a Varese fu Alessandro Ballan ad alzare le braccia al cielo. Salvo (gradite) soprese, toccherà attendere ancora, perché anche in questa edizione gli azzurri non partono con i favori del pronostico.

Con Davide Cassani, ex-commissario tecnico della Nazionale, abbiamo analizzato i possibili scenari tattici della rassegna iridata, soffermandoci anche su due prospetti interessanti del ciclismo italiano, per poi volgere lo sguardo anche sull’attesa Vuelta di Spagna che inizierà a fine mese.

Il Mondiale premierà un corridore che arriva dal Tour de France oppure chi, come Evenepoel, lo ha preparato in maniera specifica?
Evenepoel, con o senza Tour, va sempre così. Sono quei pochi corridori che possono preparare un Mondiale con o senza corse. Quindi resta uno dei grandi favoriti“.

Il Belgio riuscirà anche quest’anno a gestire le tante punte in squadra?
Non penso che il Belgio avrà problemi, hanno uno squadrone, poi possono schierare un uomo in più, perché il campione in carica può partecipare di diritto. Un velocista come Philipsen dovrà aspettare la volata, Van Aert e Evenepoel proveranno ad anticipare. È la squadra più forte in assoluto“.

Si aspetta un Mondiale risolto con una volata ristretta o con un gruppo piuttosto nutrito?
Le Nazionali che proveranno a risolvere la situazione prima dell’ultimo giro sono tante, per questo potrebbe aver successo un’azione anticipata“.

Se dovesse indicare tre favoriti?
Van der Poel, Van Aert ed Evenepoel“.

Pedersen può provare a far saltare il banco?
Pedersen è molto pericoloso, soprattutto se dovesse essere una giornata tipica scozzese. La Danimarca è una buona nazionale, anche Asgreen è uscito molto bene dal Tour. Di sicuro Pedersen è uno dei primi 5 favoriti“.

La sensazione è che nel ciclismo attuale, a differenza anche di pochi anni fa, le sorprese siano sempre più improbabili, perché questi fuoriclasse lasciano le briciole alla concorrenza.
Sì perché sono più forti rispetto a tutti gli altri. Possono permettersi di correre all’arrembaggio, non hanno paura di niente. Però in un percorso non così difficile come quello di Glasgow, qualcuno potrebbe anche sfruttare la situazione. Però è indubbio che quei corridori possono fare la differenza con una corsa dura, lo stesso Pogacar“.

Per l’Italia un piazzamento in top10 sarebbe da sottoscrivere?
Si corre sempre per vincere, anche la Nazionale italiana lo farà. Sicuramente i nostri staranno molto attenti nelle fasi iniziali, anzi per noi sarebbe quasi meglio che il Mondiale non si decida all’ultimo giro. Trentin e Bettiol sono forti, Trentin è un ottimo regista e capisce sempre bene cosa accade in corsa: lui su quel percorso ha vinto un Campionato Europeo. Non penso che Bettiol e Trentin partano per un piazzamento nei 10“.

Purtroppo la concomitanza di gare tra pista e strada ha impedito a Bennati di poter contare su Filippo Ganna e Jonathan Milan.
Ganna e Milan erano due corridori che sarebbero stati sicuramente all’altezza della situazione e avrebbero reso la Nazionale più forte. Un peccato, ma con le qualificazioni olimpiche del ciclismo su pista non si poteva fare altrimenti“.

Filippo Zana continua a progredire. Sta diventando un corridore da corse a tappe?
Aspettiamo ancora un po’, ha fatto passi da gigante, è stato protagonista al Giro nonostante avesse un ruolo da gregario. Deve crescere, soprattutto a cronometro. L’impressione è che abbia margini di miglioramento. Ora è difficile dire dove possa arrivare, ma di sicuro è sulla strada giusta“.

Lei ha sempre speso parole importanti per Antonio Tiberi. È ancora convinto che possa diventare un uomo da corse di tre settimane?
Assolutamente sì, ne sono convinto che possa diventare da corse a tappe. Anche lui deve crescere di testa e gambe, ma ha le capacità tecniche per farlo. Poi penso che sia nella squadra giusta (la Bahrain-Victorious, ndr) per compiere il percorso necessario“.

Cosa dobbiamo aspettarci alla Vuelta con la coppia della Jumbo-Visma Vingegaard-Roglic, Evenepoel e l’arrembante Ayuso? Pensa che il giovane spagnolo sia già in grado di dare fastidio a questi fuoriclasse?
Ayuso non penso che sia già in grado di dare fastidio, ma è sulla strada giusta per vincere molto presto una grande corsa a tappe. La coppia Vingegaard-Roglic fa paura a tutti. Penso che saranno gli uomini da battere, bisogna capire se Evenepoel avrà la capacità di fronteggiarli. Penso che sarà una gran bella Vuelta. Battere la coppia della Jumbo non sarà semplice, solo Evenepoel potrebbe riuscirci“.

Foto: Lapresse

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