Ciclismo
Ciclismo femminile, Mondiali 2023: Persico e Balsamo guidano un’Italia orfana di Longo Borghini
Si terrà domani, domenica 13 agosto, la prova in linea riservata alle donne élite valida per i Mondiali di ciclismo su strada di Glasgow 2023, gara che chiuderà il programma della rassegna iridata. Nonostante una stagione sfortunata sotto molti punti di vista, l’Italia arriva alla corsa come uno dei team più forti e completi, uno di quelli che dovrà provare ad arginare la corazzata neerlandese.
Tra le fila azzurre si farà sentire l’assenza di Elisa Longo Borghini. La campionessa italiana è stata costretta a rimanere a casa a causa di un infortunio alla coscia sinistra, lasciando un vuoto difficilmente colmabile. Su un percorso come quello di Glasgow, Longo Borghini sarebbe stata fondamentale, tanto in ottica individuale quanto di supporto, ruolo che ha meravigliosamente svolto in passato.
Ruolo di capitana che ricadrà dunque con ogni probabilità sulle spalle di Silvia Persico. La 26enne di Alzano Lombardo avrà come obiettivo minimo quello di ripetere quanto fatto lo scorso anno, quando centrò una splendida medaglia di bronzo alle spalle di Annemiek van Vleuten e Lotte Kopecky.
Le gare per le diverse categorie hanno mostrato che sul percorso di Glasgow tendono a trovarsi molto bene atleti abituati a rilanciare la bicicletta, e soprattutto chi sa tenere lunghi sforzi continui senza alcun momento di riposo. Una lista di caratteristiche cara alle ciclocrossiste, categoria in cui ricade proprio Silvia Persico.
Più difficile immaginare uno scenario in cui Elisa Balsamo arrivi a giocarsi la vittoria allo sprint. L’ex iridata non è ancora tornata ai suoi migliori livelli e potrebbe anche mettersi al servizio delle compagne. È chiaro però che se la corsa dovesse rimanere più chiusa e dovesse trovarsi nel gruppo di testa negli ultimi giri, avrebbe le sue importanti chance.
Soraya Paladin ed Elena Cecchini potranno risultare carte tattiche molto importanti. Ricadrà probabilmente su di loro il compito di andare a chiudere su eventuali attacchi da lontano, o magari potranno essere proprio loro a sferrarli. Non sarà facile sfidare le neerlandesi con Demi Vollering, Lorena Wiebes, Annemiek van Vleuten e Marianne Vos, né Lotte Kopecky nella stagione della vita, ma le azzurre hanno dimostrato di saper correre con grande intelligenza e coesione e siamo certi sapranno stupirci.
Foto: LaPresse