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Ciclismo su pista, Predomo guida un’Italia in rapida ascesa anche nella velocità

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In un ciclismo su pista che vede la nazionale italiana sempre più protagonista sulle scene internazionali, il settore della velocità aveva rappresentato negli ultimi anni un enorme buco da colmare. Ai successi nelle prove endurance, dagli inseguimenti all’omnium, passando per la madison, corrispondeva un rumoroso silenzio nelle prove veloci. Qualcosa però sta cambiando rapidamente.

Grazie al lavoro di Ivan Quaranta, ex velocista azzurro di ottimo livello e ora responsabile tecnico del settore, in Italia sta venendo su un gruppo di ragazzi, soprattutto al maschile, che punta ad arrivare ai massimi livelli nel prossimo futuro. Tra tutti spicca in maniera brillante il nome di Mattia Predomo.

Classe 2004, Predomo si è imposto a più riprese nelle competizioni giovanili nazionali ed internazionali. Sprint o keirin non fa differenza e va forte anche nel chilometro da fermo. Un vero e proprio talento esploso definitivamente lo scorso anno quando è riuscito ad imporsi tra i pari-età sia agli Europei di Anadia che ai Mondiali di Tel Aviv tanto nella sprint quanto nel keirin.

La Nations Cup gli ha concesso inoltre le prime vere occasioni per confrontarsi con atleti di livello assoluto, dimostrando di poter fare gara pari con molti di loro (e firmando nel frattempo il nuovo record italiano nella velocità, con un 9”836). Con un talento come il suo, unito ad una squadra di atleti interessanti come Matteo Bianchi, Matteo Tugnolo e Daniele Napolitano, l’Italia può tornare a sognare anche nella velocità, magari anche in chiave olimpica (forse più per il 2028 che per il 2024).

Foto: Federciclismo

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