Seguici su

Ciclismo

Ciclismo, van der Poel regala il Mondiale all’Olanda dopo 38 anni. L’Italia ha sognato con un grande Bettiol

Pubblicato

il

Milano-Sanremo, Parigi-Roubaix ed ora i Mondiali. La stagione da sogno di Mathieu van der Poel: l’olandese porta a casa il titolo iridato in quel di Glasgow al termine di una prova in linea maschile davvero unica nel suo genere, pensando anche alla sua caduta a circa 20 chilometri dall’arrivo. I Paesi Bassi tornano a vincere a distanza di 38 anni dall’ultima volta quando si impose Joop Zoetemelk.

Nove corridori si sono avvantaggiati nella prima fase di gara: Owain Doull (Gran Bretagna), Matthew Dinham (Australia), Harold Tejada (Colombia), Kevin Vermaeke (Stati Uniti), Patrick Gamper (Austria), Rory Townsend (Irlanda), Ryan Christensen (Nuova Zelanda), Krists Neilands (Lettonia) e Petr Klemen (Repubblica Ceca). Gruppo a gestire, lasciando addirittura 8′ di margine agli attaccanti.

A 190 chilometri dall’arrivo un clamoroso colpo di scena: corsa interrotta a causa di alcuni protestanti che si sono letteralmente incollati sulla strada. Addirittura un’ora di stop, poi l’intervento della polizia e il nuovo via.

Andatura folle del gruppo per approcciare il circuito di Glasgow: Danimarca ed Italia scatenate, è iniziato uno show bellissimo con i big a sfidarsi nel testa a testa e diversi corridori staccati, vuoi per stanchezza, vuoi per sfortuna. Uno, due, tre attacchi prima dei danesi e poi degli azzurri che hanno portato il plotoncino dei migliori ovviamente a riprendere i fuggitivi della prima ora, ma anche a ridurre il lotto dei pretendenti alla vittoria ad una trentina di atleti.

In casa azzurra Bagioli ha lanciato Alberto Bettiol e Matteo Trentin, con quest’ultimo però rimasto clamorosamente coinvolto in una caduta in salita che lo ha messo fuorigioco. Come al solito protagonisti i vari Mathieu van der Poel, Tadej Pogacar e Wout van Aert che a più riprese si sono fatti vedere in testa alla corsa.

Il sogno in casa Italia è proseguito grazie ad un Bettiol eccezionale: l’azzurro a circa 50 chilometri dall’arrivo si è giocato il tutto per tutto in solitaria, anticipando i rivali. Dietro di lui il Belgio ha provato ad inseguire e, dopo la caduta di Narvaez causa pioggia, un quartetto si è messo in caccia: Pogacar, van Aert, Pedersen e van der Poel. 

Nel penultimo giro si è spenta la luce per Bettiol, raggiunto dagli inseguitori che lo hanno saltato a tripla velocità: proprio in quel momento l’attacco di un mostruoso van der Poel che ha distrutto gli avversari. Il neerlandese ha preso un margine incredibile nel giro di poche pedalate e per Pogacar, van Aert e Pedersen non c’è stato nulla da fare.

L’ultimo colpo di scena è arrivato ai -20km: una curva troppo azzardata con la pioggia per van der Poel, che è finito a terra. Nonostante ciò è ripartito più forte di prima ed è andato a prendersi una vittoria clamorosa. Seconda piazza che è andata a van Aert, terzo Pogacar, quarto Pedersen. Crollato nel finale Bettiol, giunto in decima posizione.

Foto: Gil Corzo / Shutterstock.com

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità