Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Ciclismo
Ciclismo, Varese 2008: l’ultima vittoria dell’Italia ai Mondiali con Ballan. Poi un digiuno di tre lustri
Si stanno avvicinando i Mondiali di ciclismo a Glasgow. In questo 2023 la città più grande della Scozia ospiterà un evento multidisciplinare, con uno dei picchi che verrà vissuto domenica 6 agosto, con la gara valida per il titolo iridato su strada. L’Italia di Daniele Bennati non si presenta con i favori del pronostico, anzi cercherà di cogliere tutte le occasioni che le capiteranno a tiro. Ma non sembra essere questa l’occasione giusta per mettere fine a un digiuno che dura da quindici anni.
La maglia iridata non viene conquistata dal Bel Paese dal Mondiale disputato in casa nel 2008, a Varese. L’Italia di Franco Ballerini poteva vantare tra le sue fila il vincitore delle ultime due edizioni, Paolo Bettini, che arrivava all’appuntamento nella rosa dei favoriti. E, con un colpo di scena, il toscano annunciò il ritiro dalle competizioni proprio il giorno prima della gara. Con lui, c’erano nomi di tutto rispetto come Tom Boonen, Alejandro Valverde ed Erik Zabel.
E sul percorso lombardo, gli azzurri costruirono una gara praticamente perfetta. Gara tenuta sempre in mano, con numerosi attacchi da parte loro, e a due giri dal termine va via una fuga che sembra interlocutoria. Ci sono l’olandese Robert Gesink, il tedesco Fabian Wegmann, lo spagnolo Joaquim Rodriguez, i danesi Breschel e Sorensen tra gli altri. Ma ‘ l’Italia ad essere meglio rappresentata con Alessandro Ballan, Damiano Cunego e Davide Rebellin. Dietro invece, i migliori rimangono a marcarsi, lasciando inevitabilmente spazio ai tredici che andranno poi a giocarsi il Mondiale.
E a due chilometri dall’arrivo, lo scatto giusto da parte di Ballan. Mica uno qualunque, l’allora ventottenne di Castelfranco Veneto. L’anno prima aveva vinto con un gran numero il Giro delle Fiandre e la sua sparata da finisseur è sempre stata temibile per tutti. Lo stesso Ballerini lo aveva detto prima della gara iridata, l’atleta dell’allora Lampre avrebbe potuto fare corsa libera, forse accorgendosi si una condizione strepitosa. Che lo porta a provarci, a 2000 metri dal traguardo: un lampo squarcia la quiete nel gruppetto di testa, Alessandro sembra essersi lanciato con una fionda avanti a tutti. In pochi secondi guadagna 150, 200 metri, non di più.
A fare il ritmo all’inseguimento è il danese Sorensen, ma alle sue spalle si ci mettono immediatamente Cunego e Rebellin a rompere i cambi. L’andatura di Ballan inizia a farsi più pesante, i polpacci bruciano maledettamente ma il sogno della maglia iridata è lì, a poche pedalate. Troppe poche per rinunciare, per arrendersi. E allora Ballan rilancia, entra nel rettilineo finale e ha la certezza di aver conquistato la vittoria più importante della sua vita. Braccia al cielo, la maglia iridata passa dal numero 1, Bettini, che esultò appena ebbe coscienza del successo, e i suoi avversari magari pensarono ‘questi italiani ce l’hanno fatta sotto il naso’.
La festa venne completata dal secondo posto di Damiano Cunego, che ebbe però da ridire successivamente sull’andamento della corsa sentendosi il più forte di tutti in quella volata ristretta. Ma alla fine contò il successo azzurro, il terzo in fila dopo quelli di Bettini, il diciannovesimo complessivo. Che rimane, purtroppo, ancora l’ultimo. Se ancora per poco, non lo sapremo fino a domenica.
Foto: LaPresse