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Come sta Sinner dopo la sconfitta con Lajovic? La difficoltà di due tornei
Un compleanno amaro per Jannik Sinner ieri, nel secondo turno del Masters1000 di Cincinnati. La sconfitta contro il serbo Dusan Lajovic era in attesa, nella considerazione del differente livello dell’avversario. Tuttavia, ieri, si è visto un Sinner in difficoltà dal punto di vista fisico, piegato in due dalla fatica nel secondo parziale e non in grado di gestire anche la giornata di grande rilievo del suo rivale.
C’è stato un problema fisico? Per quanto si è potuto capire la risposta è negativa e quanto è accaduto è stato frutto della stanchezza di una settimana particolare sotto tutti i punti di vista, per il successo a Toronto e quanto ne è conseguito. Certamente, non è semplice nel giro di un paio di giorni recuperare e soprattutto adattarsi alle differenti condizioni di gioco.
“I primi turni saranno i più difficili, perché ho avuto poco tempo per adattarmi alle condizioni“, aveva dichiarato l’altoatesino. Un contesto differente, legando anche alle palle di gioco: i rimbalzi sono alti e le palline si gonfiano presto, perdendo il feltro e spiccando il volo. Probabilmente, per un colpitore puro come Sinner, questo ulteriore fattore va ad aggiungersi alle motivazioni già esposte.
Certamente, sarà un aspetto da analizzare con la squadra, ricordando anche un precedente risalente al 2021 quando Jannik vinse l’ATP500 a Washington e poi uscì subito di scena proprio a Toronto. I miglioramenti fisici sono evidenti, comunque, tenendo conto di quanto fatto a Indian Wells e a Miami a stretto giro, ma in quel caso parliamo di tornei 1000 spalmati su più giorni e maggiori possibilità per recuperare da una sfida all’altra, ricordando che Jannik in Canada aveva affronto quarti e semifinali sempre di sera e con uno spazio per il recupero limitato.
Foto: LaPresse