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Cos’è successo tra Leao e Gagliardini al Trofeo Berlusconi? Scintille e cartellini

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Calcio d’agosto e clima torrido ieri sera in Monza-Milan. No, non stiamo parlando della colonnina di Mercurio che, per fortuna, in questi giorni ci sta risparmiando da temperature da “canicola”, bensì di quanto avvenuto in campo nel primo Trofeo Silvio Berlusconi. Il match, disputato all’U-Power Stadium della cittadina brianzola, ha visto un momento ben lontano dallo spirito della serata.

In poche parole, il modo peggiore per onorare la memoria dello storico presidente delle due squadre, deceduto poche settimane or sono. Ma, cos’è successo nello specifico? Al minuto 59′ della sfida (che era già sul punteggio di 1-1), Leao scarica un pallone e, pochi istanti dopo, Gagliardini lo colpisce in ritardo in maniera abbastanza rude per essere una amichevole agostana. Il portoghese, per usare un eufemismo, non digerisce e va a spintonare il centrocampista. Occorrono diversi secondi per placare gli animi, anche dopo che l’arbitro va a sventolare il cartellino giallo all’ex giocatore interista (replicando poi anche al milanista).

Un classico “parapiglia” subito sedato che, tuttavia, ha portato di nuovo a galla antiche ruggini dei derby Milan-Inter, a quanto pare. Scintille che ci saremmo risparmiati volentieri, ma che hanno avuto anche uno strascico al termine dell’incontro (poi vinto dalla squadra di mister Stefano Pioli ai calci di rigore dopo l’1-1 dei novanta minuti di gioco).

Roberto Gagliardini, infatti, ha chiesto scusa (a modo suo) al numero 10 lusitano dei rossoneri. Ecco le sue parole postate su Twitter (o “X” come si chiama ora): “Chiedo scusa a Rafa Leao per gli interventi molto duri, ma i derby sono fatti così dove ci sono i vincitori e i vinti. Lo dovrebbe sapere meglio di me…”. Un post distensivo? Da un certo punto di vista sì, ma le foto delle ultime 4 Stracittadine vinte dai nerazzurri accluse al post, sono un chiaro messaggio…

Foto: LaPresse

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