Ciclismo
Daniele Bennati applaude l’Italia: “Corso da squadra. Bettiol avrebbe potuto farcela se…”
L’Italia ha corso in maniera pimpante la prova in linea maschile dei Mondiali 2023 di ciclismo, rendendosi grande protagonista a Glasgow e scaldando il cuore degli appassionati. Matteo Trentin e Alberto Bettiol hanno incendiato la gara una volta entrati in circuito, è stata fatta una selezione e davanti sono rimasti soltanto i favoriti. Il trentino è purtroppo caduto andando a sbattere contro una transenna, mentre il toscano ha attaccato in solitaria quando mancavano 54 chilometri al traguardo e ha cercato la grande impresa.
Bettiol ci ha provato con grinta e caparbietà, venendo però ripreso quando mancavano 23 km all’arrivo. Proprio in quel frangente, lungo un tratto in salita, l’olandese Mathieu van der Poel ha piazzato un micidiale affondo e ha lasciato sul posto gli altri fenomeni Wout van Aert, Tadej Pogacar e Mads Pedersen, involandosi con pieno merito verso il successo. Bettiol ha poi chiuso al decimo posto (nel finale è stato ripreso da un altro gruppetto).
Il CT Daniele Bennati ha analizzato la prestazione dei propri ragazzi: “Si parte sempre per fare il risultato migliore possibile, ma l’interpretazione dei ragazzi è stata quella che mi piace, hanno dimostrato di essere una squadra vera. L’interpretazione è stata quella giusta, hanno svolto tutti al meglio quello che avevo chiesto. Abbiamo avuto anche sfortuna perché nel momento decisivo la caduta di Trentin non ci voleva. Bettiol ha dimostrato di avere una condizione eccelsa, era proibitivo pensare di arrivare all’arrivo facendo 50 chilometri in solitaria, ha voluto anticipare“.
Il tecnico toscano ha poi proseguito: “Ha fatto un’azione intelligente, aveva incominciato a piovigginare. Sarebbe stato possibile se con lui si fosse agganciata una delle seconde linee, sarebbe stato interessante. Ha speso tante energie, gli altri quattro quando è stato il momento hanno dato la stoccata decisiva. Credo che siamo stati presenti. Van der Poel che ha vinto Milano-Sanremo, Parigi-Roubaix e Mondiale nello stesso anno: c’è poco da aggiungere, è un grande campione. Il Mondiale era cucito sulle sue caratteristiche, al Tour de France ha lavorato per questo giorno e si è visto“.
Foto: Lapresse