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F1, a inizio settembre i risultati delle indagini sul budget cap: diverse scuderie tremano

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Siamo ormai nell’imminenza del via ufficiale del Gran Premio d’Olanda, tredicesimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2023. La tappa di Zandvoort darà il via alla seconda parte del campionato per una serie di gare che non avranno particolari spunti di interesse, se non capire quando Max Verstappen vincerà il suo terzo titolo iridato oppure quando non vincerà una corsa.

Per tutto il resto la sensazione è che le scuderie siano già proiettate verso la stagione 2024. Tranne per un aspetto: il temutissimo budget cap. Tutte le squadre sono in attesa di capire se nella stagione 2022 sono rientrate nei limiti di spesa oppure no e, soprattutto, se qualche avversaria ha ripetuto quanto fatto dalla Red Bull nel 2021, ovvero eccedere tale tetto e subire una penalità.

Secondo quanto riportato da Crash.net, i risultati delle indagini accurate svolte dalla FIA dovrebbero essere resi pubblici ad inizio settembre. In poche parole, mancano davvero pochi giorni. Un anno fa gli spifferi su quanto commesso dalla Red Bull uscirono prepotenti nel corso del weekend del Gran Premio di Singapore. In questa occasione, dunque, potrebbero arrivare anche prima.

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Per quale motivo c’è una attesa simile in questo 2023? Semplice. Secondo diverse voci di corridoio, sarebbero diverse le scuderie ad aver superato il budget cap previsto, andando quindi a peggiorare le situazione rispetto a 12 mesi or sono. Vedremo, quindi, se queste ipotesi saranno confermate e, nel caso, quali team saranno coinvolti. Come anticipato dalla FIA, dopo il primo assaggio sul 2021 (con una penalizzazione davvero modesta ai danni della Red Bull), da ora in avanti non si scherzerà più. Il mondo della Formula Uno attende e trema. Sarà il budget cap l’unico motivo di brio delle prossime settimane?

Foto: LaPresse

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