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F1, Charles Leclerc: “Obiettivo secondo posto alle spalle della Red Bull. Voglio rimanere in Ferrari e vincere il titolo”

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Mentre tutta Italia si sta gustando il Ferragosto, tra mare, gite fuori porta o grigliate varie, anche la Formula Uno prosegue nelle sue vacanze. La massima categoria del motorsport tornerà in azione solamente nel weekend del 27 agosto con il Gran Premio d’Olanda di Zandvoort che aprirà una seconda fase di campionato che, sostanzialmente, dovrà farci capire due cose: quando Max Verstappen diventerà per la terza volta consecutiva campione del mondo e, non ultimo, quale sarà la scuderia che chiuderà come seconda forza ad ampia distanza dalla imprendibile Red Bull. Sarà la Ferrari? La scuderia di Maranello è nel bel mezzo di una estate di estrema importanza, dento e fuori la pista. Momento ideale per fare un po’ il punto della situazione sul campionato in corso con Charles Leclerc, pilota numero uno del Cavallino Rampante.

Una stagione nata con grande fiducia e, rapidamente e bruscamente, arenata. “La motivazione era altissima. Lo scorso anno ci siamo classificati in seconda posizione sia nel mondiale piloti che in quello Costruttori e, a quel punto, hai solo un obiettivo: diventare campioni del mondo. Già nel primo weekend in Bahrain, abbiamo capito che eravamo in una situazione difficile, e dopo il secondo GP abbiamo preso atto in modo definitivo dello scenario”. (Fonte: Motorsport.com).

Una presa di coscienza che non è stata semplice per il pilota monegasco: “Bisogna saperlo accettare, e personalmente credo di averlo fatto, è stato un po’ come rivivere il 2020, anche tre anni fa abbiamo capito subito che i risultati non sarebbero stati in linea con le aspettative. Sono momenti difficili, e in questi casi l’aspetto più importante diventa avere una direzione chiara su cui lavorare, perché è molto facile perdere la strada. Quando ci si trova in queste situazioni non è mai per un solo motivo, credo siano molteplici fattori ognuno dei quali porta nella direzione sbagliata, bisogna individuare queste criticità ed affrontarle una alla volta, senza mettere tutto in discussione”.

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Il 2020 è stato, forse, il punto più basso della storia recente della Rossa. Secondo Charles, però, le differenze sono sostanziali: “Rispetto a quell’anno ho avuto una sensazione migliore, sono convinto che stiamo lavorando nella giusta direzione e tutti remano dalla stessa parte. Ovviamente anche i nostri avversari fanno passi avanti, quindi non è facile risalire, ma il nostro obiettivo è ancora quello di tornare al vertice il più rapidamente possibile”.

La SF-23, veloce in qualifica, decisamente meno in gara, ha assomigliato ad un rompicapo di difficile lettura: “Onestamente, ci siamo trovati davanti ad una situazione strana. Al sabato ci siamo espressi bene, ma la domenica abbiamo fatto molta fatica, il tutto con la stessa monoposto. Gara dopo gara abbiamo identificato le aree su cui dover concentrare gli sforzi per migliorare la situazione, soprattutto per quanto riguarda il passo gara, ed ora la direzione è molto chiara. Sappiamo che ci vuole tempo, in Formula 1 non cambi nulla da un giorno all’altro, ma abbiamo fatto dei passi avanti e ne dovremo fare altri, perché la strada per riprendere la Red Bull è ancora lunga”.

A questo punto, messa in archivio la prima parte del campionato, cosa attendersi dalla seconda? “Penso che l’obiettivo realistico sia essere la squadra più forte dopo la Red Bull, e allo stesso tempo provare a colmare il divario. Poi, se parliamo di 2024, non ci sono dubbi che nella mente di tutta la squadra l’obiettivo sia di tornare al vertice e combattere contro la Red Bull, un target che realisticamente, e lo dico come opinione personale, prima della fine dell’anno non saremo in grado di raggiungere”.

La Red Bull e Max Verstappen stanno dominando la scena. Il pensiero di Leclerc va proprio in questa direzione: “Penso che Max sia un grande pilota, ma allo stesso tempo sono in tanti a non spiegarsi un margine così ampio tra lui e Perez. Personalmente credo sia impossibile leggere bene la situazione dall’esterno, solo all’interno sanno esattamente tutto”.

La Ferrari non è stata esente da critiche nelle ultime annate. La pressione è indicibile e non semplice da affrontare. “Abbiamo creato una vera e propria bolla all’interno della quale non ci facciamo influenzare troppo da ciò che accade fuori, ed è un aspetto davvero positivo. Credo che Fred abbia capito subito che in passato i media hanno pesato un po’ sulla squadra, e uno degli obiettivi che ci eravamo posti all’inizio dell’anno è stato proprio quello di proteggerci da questo scenario, e devo dire che abbiamo fatto dei passi avanti. Vedo un cambiamento positivo, poi ci sono sempre dei momenti difficili da gestire, ma credo che questo valga per tutti nel paddock, è vero che la Ferrari è sempre un po’ più sotto i riflettori, ma è un aspetto che bisogna saper affrontare”.

L’altra metà del box di Maranello è di Carlos Sainz. Tra i due piloti il rapporto sembra procedere in maniera fruttifera: “Ho letto cose non vere. Con Carlos ho un ottimo rapporto, ma c’è anche molta competitività, d’altronde siamo in Formula 1. Ciò che in qualche occasione si è sentito via-radio è qualcosa che fa parte dell’essere competitivi, ed entrambi lo siamo. Poi, siamo entrambi piloti della Ferrari, e sappiamo di essere sotto i riflettori probabilmente più degli altri, ma va bene così. Ciò che conta è che all’interno del team abbiamo un buon rapporto e lavoriamo per gli stessi obiettivi”.

Due piloti che, al momento, vedrebbero concludere i rispettivi contratti al termine del 2024. “Ho sempre amato la Ferrari, ed è sempre stato il mio sogno essere dove mi trovo oggi. È chiaro che all’interno della squadra nessuno è contento della situazione in cui ci troviamo, ma qui mi sento a casa. Non posso aggiungere molto perché non c’è stata ancora una trattativa, a parte qualche battuta. Tempistiche? Abbiamo avuto altre priorità, e probabilmente le abbiamo ancora, ci stiamo solo concentrando su ciò che è veramente importante, ovvero tornare ad essere competitivi il più rapidamente possibile. Altre scuderie? Credo che ogni pilota consideri tutte le diverse opzioni, ma nel mio caso il primo sogno è diventare campione del mondo con la Ferrari, lo desidero più di ogni altra cosa, quindi se c’è una minima opportunità che possa accadere, non avrò dubbi e spingerò per restare dove sono”.

Foto:   LiveMedia/Alessio De Marco

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