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F1, Mario Isola: “A Monza torna l’allocazione delle gomme, avremo un ampio ventaglio di strategie”

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Salutata Zandvoort il Mondiale di Formula Uno 2023 si prepara a sbarcare nei nostri confini. Questo weekend, infatti, vivremo il Gran Premio d’Italia, quattordicesimo appuntamento della stagione. Sul tracciato di Monza si parte con Max Verstappen che proverà a centrare il decimo successo consecutivo, per andare a stabilire il nuovo record assoluto della massima categoria del motorsport.

Per la tappa sul tracciato più veloce del mondo, Pirelli ha deciso di portare le seguenti mescole: PZero White Hard C3, PZero Yellow Medium C4 e PZero Red Soft C5. In poche parole vedremo in azione le tre mescole più morbide possibili in un fine settimana nel quale tornerà in azione l’interessante Alternative Tyre Allocation che ha fatto il suo esordio in Ungheria.

In cosa consiste l’ATA? Ogni pilota per il suo weekend di Monza avrà a disposizione 11 set di pneumatici slick (3 hard, 4 medie e 4 soft). In occasione delle qualifiche del sabato sarà obbligatorio utilizzare una sola tipologia di mescola per sessione: nella Q1 le hard, nella Q2 le medie, quindi nella Q3 le soft.

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Che strategie dobbiamo attenderci? Nel 2022 ne abbiamo viste ben 8 diverse nelle prime 10 posizioni. Max Verstappen e George Russell avevano optato per una sola sosta mentre Charles Leclerc aveva già effettuato due cambi gomme, prima del regime di safety car verso la fine della gara che ha consentito un’ultima sosta ai tre piloti.

L’analisi pre-gara di Mario Isola, responsabile della sezione motorsport di Pirelli: “La stagione europea della Formula 1 si chiude con il tradizionale appuntamento di Monza, che rappresenta anche la gara di casa per Pirelli, visto che il nostro quartiere generale dista pochi chilometri dal circuito. Nell’immaginario collettivo, Monza è sinonimo di velocità, non per niente è definito il suo Tempio: su questo tracciato è stata disputata la gara con la velocità media più alta (247,585 km/h) nella storia della massima competizione automobilistica, primato stabilito da Michael Schumacher nel 2003 e mai più superato. Questa è la pista dove, solitamente, si corre con la configurazione aerodinamica più bassa possibile proprio per privilegiare la velocità di punta diminuendo la resistenza all’avanzamento. La stabilità in frenata e la trazione in uscita dalle due chicane sono i fattori che mettono più a dura prova le gomme su questo tracciato, anche se non bisogna sottovalutare i carichi laterali esercitati nelle curve veloci, come la Parabolica intitolata a Michele Alboreto e la Grande”.

Mario Isola chiude con la questione delle gomme prestabilite: “Il Gran Premio d’Italia sarà la seconda opportunità, dopo quello d’Ungheria, per sperimentare il sistema alternativo di allocazione delle gomme  che permette di utilizzare due set di gomme in meno rispetto al formato standard, con un beneficio in termini di CO2 risparmiata in fase di produzione e di trasporto, e di offrire un ventaglio di soluzioni strategiche più ampio alle squadre e ai piloti. Anche per questo motivo abbiamo scelto di portare a Monza il tris di mescole più morbido, già utilizzato cinque volte in questa stagione”.

Foto:  LiveMedia/Alessio De Marco

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