Seguici su

Senza categoria

Gianmarco Tamberi e il record del mondo: “Non è impossibile”. C’è un suo tentativo di 11 anni fa!

Pubblicato

il

Gianmarco Tamberi

Il record del mondo di salto in alto è uno dei più longevi della storia: il cubano Javier Sotomayor volò a 2.45 metri il 27 luglio 1993 a Salamanca (Spagna). Sono dunque passati 30 anni da quel decollo cosmico inscenato dal fenomeno caraibico e ancora nessuno è riuscito a batterlo. Negli ultimi tre decenni ci sono andati vicino il qatarino Mutaz Essa Barshim (2.43 il 5 settembre 2014) e l’ucraino Bohdan Bondarenko (2.42 il 14 giugno 2014), entrambi hanno tentato il volo a 2.46 in alcune circostanze ma non sono mai riusciti a completare la missione. Sembra che il primato di Sotomayor sia destinato a durare ancora a lungo.

Gianmarco Tamberi si è laureato Campione del Mondo superando 2.36 al primo tentativo a Budapest e, dopo le due prove fallite a 2.38 (in occasione del duello finale con lo statunitense JuVaughn Harrison), ha fatto alzare l’asticella a 2.40: si tratta di una quota valicata soltanto da 11 atleti nella storia e che avrebbe messo l’imprimatur sullo show del fuoriclasse marchigiano, che avrebbe ritoccato anche il già suo record italiano. Il Campione Olimpico di Tokyo 2020 si è soffermato sul record del mondo: “Non penso sia impossibile, sinceramente la mia carriera mi insegna che quello che crediamo possibile, è effettivamente possibile ma ad oggi è una cosa complicata da fare”.

Chissà, magari in un prossimo futuro… Pochi ricorderanno che in realtà Gianmarco Tamberi ha dato un assalto al record del mondo. Un tentativo rimasto nella memoria di veri appassionati di atletica. Ai Campionati Italiani Assoluti del 2012, un giovanissimo Gimbo (all’epoca aveva 20 anni) superò 2.31 a Bressanone e si qualificò alle Olimpiadi di Londra 2012, proprio all’ultima occasione utile (la finestra per ottenere il minimo sarebbe scaduta al termine di quel weekend).

A seguire chiese di fare alzare l’asticella a 2.46: fu una goliardata, corse verso il materassino e volò prendendo l’asticella tra le mani. Dopo undici anni e un terribile infortunio nel mezzo stiamo parlando di uomo che ha vinto tutto: Campione Olimpico, Campione del Mondo, Campione d’Europa, Campione del Mondo Indoor, Campione d’Europa Indoor, vincitore della Diamond League, vincitore della Coppa Europa da capitano della Nazionale.

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità