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Il tabellone di Matteo Berrettini agli US Open 2023: subito Humbert all’esordio, chance di terzo turno con Rublev

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Matteo Berrettini

Da non testa di serie, Matteo Berrettini avrebbe potuto pescare chiunque nel tabellone principale degli US Open. I pericoli, ovviamente, erano tanti, ma per il romano, pur avendo avuto in sorte un giocatore tra i 32 del seeding, c’è comunque fiducia perché l’ostacolo non è dei più irresistibili. Certo, il punto rimane sempre quello della forma.

Primo capitolo è quello del francese Ugo Humbert, numero 29 del tabellone, ma che a livello ATP non ha mai battuto Berrettini. In un tempo un po’ lontano, ha perso in tre set proprio a New York a livello di secondo turno, e poi è arrivato anche il confronto di ATP Cup del 2022 in cui ancora il romano si è imposto in due parziali. Il problema del transalpino è nei tornei di maggior rango (Slam e Masters 1000), dove non ha mai superato il terzo turno nel 2023.

In caso di operazione Humbert riuscita, il secondo turno potrebbe portare con sé un cliente dal passato importante, quel Diego Schwartzman che fu protagonista del match di terzo turno a Wimbledon vinto da Matteo in cinque set che lanciò l’azzurro verso i grandi risultati forse più di ogni altro incontro. L’argentino, che non è però più quello degli anni d’oro, deve vedersela con il francese Arthur Rinderknech (in questo caso si tratterebbe di un inedito).

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Per quanto una possibile tripla sfida francese sia possibile (all’orizzonte c’è Gael Monfils, e a New York in parecchi si ricordano il quarto del 2019), questa è la zona di tabellone di Andrey Rublev. Con il russo Berrettini ha una lunga storia newyorkese: lo batté in tre set negli ottavi del 2019, ma perse in quattro nel 2020. Quello è anche l’ultimo confronto tra i due, che si sono affrontati cinque volte in due anni (bilancio 3-2 Berrettini). C’è sempre la possibilità che il finlandese Emil Ruusuvuori (1-0 nell’unico precedente di New York, ma inteso come Masters 1000 di Cincinnati lì spostato nel 2020 in tempo di pandemia) faccia saltare il banco, opzione non del tutto remota considerando che Ruusuvuori-Rublev è uno dei confronti maggiormente da guardare tra i primi turni.

Se riuscisse ad andare oltre, l’attuale numero 3 d’Italia si troverebbe ad avere sostanzialmente due opzioni per gli ottavi: il polacco Hubert Hurkacz, in buona forma di recente, ma indietro 2-1 nei precedenti ATP (tra cui la celebre semifinale di Wimbledon 2021 andata al romano), oppure il russo Karen Khachanov, che però è un autentico mistero in fatto di condizione visto che l’ultima volta che lo si è visto mettere piede in campo è stato al Roland Garros. Tutto questo porta all’unica realistica opzione (salvo ribaltoni al momento difficili da pronosticare) per i quarti di finale: Daniil Medvedev. Questo anche se per lui Toronto e Cincinnati non sono state foriere di soddisfazioni e, soprattutto, data la presenza di Alex de Minaur (e l’australiano è tra quelli che, visto il successo in Canada, può nutrire legittime speranze di eliminarlo). A questo, come a eventuali fasi successive (Alcaraz, Sinner, Zverev, Djokovic e altri), si penserà eventualmente in una successiva sede.

Foto: LaPresse

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