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IndyCar, Indianapolis GP: Dixon risale dal fondo e vince su Rahal

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Scott Dixon

Scott Dixon vince in rimonta il secondo GP di Indianapolis dell’IndyCar Series. Il veterano di Ganassi trionfa dopo un testacoda nel primo giro, protagonista di una strategia perfetta che ha ribaltato l’esito della competizione. Prima gioia stagionale per il ‘kiwi’ che beffa nell’ultima metà della prova Graham Rahal (Rahal #15).

Il via è stato caratterizzato da un pazzesco avvio da parte di Devlin DeFrancesco (Andretti #29). Il canadese è stato semplicemente perfetto, abile all’esterno a superare una serie di rivali e portarsi in prima posizione beffando Graham Rahal (Rahal #15) che dopo anni è riuscito a scattare dalla pole-position.

La prova è stata subito neutralizzata in seguito a una carambola che si è verificata in curva 7. Marcus Armstrong (Ganassi #11), dopo un contatto con lo spagnolo Alex Palou (Ganassi #10), si è girato in mezzo alla pista, l’ex protagonista di FIA F2 è stato colpito dal francese Romain Grosjean (Andretti #28). Tutti gli altri protagonisti hanno evitato l’ostacolo a eccezione di Josef Newgarden (Penske #2). Il secondo classificato è finito sopra all’auto di Armstrong, il vincitore dell’Indy500 2023 ha perso automaticamente un giro sulla concorrenza.

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Rahal tornerà presto in cattedra davanti ad un competitivo Alexander Rossi (McLaren #7), Pato O’Ward (McLaren #5) e  Christian Lundgaard (Rahal #45). Nulla da fare, invece, per Newgarden, costretto a una nuova sosta in pit road poco dopo il restart.

Dopo 24 giri è arrivata la prima sosta per tutti i protagonisti, Rahal è rimasto in cima alla graduatoria resistendo a ogni ipotetico undercut da parte di Rossi. L’autore della pole-position ha tentato di allungare su Lundgaard, all’assalto nel secondo stint dopo un bel sorpasso ai danni di Rossi.

Al 40° giro sono riprese le soste, tutti si sono puntualmente rifermati in regime di green flag. Rahal ha mantenuto la testa della prova con l’auto di Graham e con Lundgaard, virtualmente davanti alle due Arrows McLaren di O’Ward e Rossi. Decisamente più attardati i rivali con le due auto di Penske leggermente attardate rispetto alla concorrenza.

Il secondo passaggio in pit road ha confermato davanti a tutti l’alfiere del Team Rahal. L’esperto statunitense si è ritrovato con sei secondi di vantaggio su O’Ward, perfetto ad approfittare di un problema ai box da parte di Lundgaard per salire virtualmente in seconda piazza. Il danese si è subito messo all’inseguimento del portacolori di McLaren, un inseguimento tutto da seguire in vista dell’ultima parte del ‘Gallagher GP 2023′.

Il colpo di scena più importante è arrivato al 64mo giro con l’ultimo pit di Rahal. L’americano si è improvvisamente ritrovato alle spalle del neozelandese Scott Dixon, #9 di Ganassi presente su una strategia differente dopo un testacoda in curva 7 durante il concitato primo passaggio. Rimonta impressionante da parte del pluricampione della categoria, da ultimo a primo a 20 tornate dalla conclusione.

Il finale è stato semplicemente unico con Rahal che ha provato in tutti i modi a riprendere la leadership, una missione non riuscita. Dixon ha regolato l’avversario confermandosi come uno dei migliori del gruppo, perfetto a difendersi nell’impegnativo road course che sorge nel catino di Speedway. Terza piazza per O’Ward, quarta per Lundgaard davanti a Rossi e l’australiano Will Power (Penske #12).

7mo posto finale, invece, per Palou che  allunga in campionato approfittando dei problemi di Newgarden. Il catalano scappa verso il secondo titolo in carriera confermandosi come il migliore del lotto in ogni situazione. Tra due settimane l’appuntamento su ovale al Gateway Motorsport Park (Illinois), round che precederà Portland (Oregon) e Laguna Seca (California).

Foto. Lapresse

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