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Jannik Sinner: una vittoria per svoltare mentalmente. Il 1000 era un peso, il gioco cresce
Si è tolto un bel peso dallo stomaco Jannik Sinner. Tanta tensione c’era ieri nella Finale del Masters1000 di Toronto tra l’altoatesino e l’australiano Alex de Minaur. Il nostro portacolori era un po’ contratto nel primo set e soprattutto al servizio non è riuscito a trovare quella continuità che invece ha avuto in risposta. Ciò gli ha permesso di prevalere nella sfida in Canada.
Giocando in maniera più sciolta nel secondo parziale, la differente caratura tra i due tennisti si è notata e per Jannik la vittoria potrebbe essere una svolta nella propria carriera. Un successo così prestigioso, chiaramente, può dare ancora tanta fiducia, in un periodo poi non di massimo splendore dal punto di vista tecnico. Sinner, infatti, veniva da settimane di stop per un richiamo di preparazione, in funzione degli US Open, di conseguenza non è stata la miglior versione possibile.
L’essere riuscito a vincere in questo stato di forma, quando altri come Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev sono stati sconfitti perché anche per loro vale un ragionamento di preparazione per New York, evidenzia la forza mentale del giocatore nostrano, da oggi n.6 del mondo e n.4 della Race.
Il suo gioco sta crescendo. La risposta, come detto, si è rivelato l’aspetto fondamentale per la vittoria, al pari di alcune variazioni sul tema, come l’esecuzione di alcune palle corte nei momenti più importanti e servizi vincenti come nella semifinale contro Tommy Paul, quando si è trovato a cancellare palle break.
Tutto questo può evolvere in funzione di una crescita delle proprie consapevolezza che potrebbe rendergli di migliore attuazione alcuni schemi di gioco presenti, ma non usati ancora con la dovuta frequenza. Un aspetto fondamentale sopratutto per andare lontano negli Slam.
Foto: LaPresse