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Larissa Iapichino in finale nel lungo: “Papà non voleva farmi fare il secondo salto. Non sapevo nulla del record di mamma”
Larissa Iapichino ha timbrato il cartellino con assoluta disinvoltura e si è qualificata alla Finale del salto in lungo ai Mondiali 2023 di atletica leggera. L’azzurra si è presentata a Budapest forte di tre vittorie consecutive in Diamond League e nel turno preliminare ha piazzato un confortante balzo da 6.73 metri in apertura con 1,4 m/s di vento a favore. La toscana ha trovato un eccellente asse di battuta ed è atterrata nei pressi della norma di qualifica fissata a 6.80.
Larissa Iapichino ha analizzato la propria prestazione ai microfoni della Rai: “Devo dire che sono abbastanza contenta, anche perché il primo non era un grande salto. Papà (Gianni, suo allenatore, n.d.r.) voleva farmi smettere. Io però sono un po’ testarda e ho voluto continuare, facendo il secondo salto. Voleva farmi risparmiare energie dopo una mattinata del genere (gara ritardata di un’ora, n.d.r.). Il secondo salto era bruttoccio. Sono molto contenta, non voglio dire qualcosa perché sono scaramantica. Agli ultimi Mondiali avevo fatto due nulli e avevo cercato di fare 6.60 alla terza per entrare in finale, ora sono qui con 6.73 sto crescendo“.
La toscana ha proseguito, soffermandosi su quanto successo negli ultimi mesi: “Ci sono state bellissime soddisfazioni in questa stagione, spero di poter dire la mia in questo Mondiale: è difficile perché siamo in tante, vorrò lottare con tutto quello che avrò in quel momento”. Proprio in vista della finale è stata molto chiara: “Saranno degli Hunger Games (riferendosi alla celeberrima opera letteraria e cinematografica, n.d.r.)“.
Durante gli ultimi giorni si è parlato a lungo del record italiano che sua mamma Fiona May siglò il 22 agosto 1998 proprio a Budapest (7.11 agli Europei) e Larissa ha svelato un simpatico aneddoto: “Io non sapevo nemmeno che mamma avesse fatto il record qui, io credevo che lo avesse fatto a Edmonton nel 2001 (quando vinse il Mondiale con 7.02 ventoso e 6.97 regolare, n.d.r.): quando me lo hanno detto ho detto ah, andiamo bene. Noi in queste coincidenze ci siamo abituate. non mi ha detto se verrà, lei è abituata a farmi imbucate“.
Foto: FIDAL/Colombo