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Mohamed Salah può diventare il calciatore più pagato al mondo? Stipendio faraonico in Arabia: tutte le cifre, più di Messi e Ronaldo

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Il Liverpool di Jurgen Klopp potrebbe perdere uno dei giocatori in grado di scrivere la storia del club inglese: Mohamed Salah sarebbe infatti oramai vicinissimo all’Al-Ittihad. L’ennesima, faraonica offerta, dall’Oriente. I singoli club sauditi sono irraggiungibili in termini di budget e risorse da spendere sul mercato, e stanno continuando a dimostrarlo. L’intenzione, o almeno l’impressione da tutti i nomi prelevati in giro per l’Europa dall’inizio della sessione estiva di calciomercato, è quella di mettere su un campionato competitivo.

E adesso l’ultimo nome avrebbe destato scalpore: quello di Salah. L’Al-Ittihad avrebbe offerto al Liverpool 100 milioni di euro per il cartellino del calciatore egiziano. E se la cifra proposta ai Reds è tutt’altro che indifferente, non ha nulla a che vedere con lo stipendio che Salah potrebbe percepire con il club saudita. La cifra? Veramente spaventosa: 660 milioni di euro in tre anni, dunque si parla di 220 milioni di euro a stagione.

MOHAMED SALAH ALL’AL-ITTIHAD? LO STIPENDIO MONSTRE

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Salah, se l’affare dovesse andare in porto, diventerebbe così il giocatore più pagato di sempre nella storia del calcio mondiale. Non a caso verrebbe superato anche Cristiano Ronaldo, che gioca già in Saudi Pro League e percepisce 200 milioni di euro a stagione per due anni e mezzo dall’Al Nassr. Ma anche più dello stesso Messi, volato in America tra le file dell’Inter Miami: per l’argentino Campione del Mondo in carica con la sua Nazionale, 54 milioni di dollari annuali.

Si attendono dunque novità nelle prossime ore ma il passaggio di Salah all’Al-Ittihad potrebbe riscrivere la storia delle trattative e degli stipendi nel mondo del calcio. Nel frattempo Klopp, in conferenze stampa, ha provato a smentire il tutto: “È difficile parlare con la stampa di storie di cui non c’è nulla da dire, almeno dal nostro punto di vista. È un giocatore per noi essenziale e non c’è nulla in merito. E anche se ci fosse la nostra risposta sarebbe ‘no’. Se resta? Al 100%”. Vedremo cosa accadrà.

Foto: LaPresse

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