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MotoGP, Francesco Bagnaia come Mick Doohan? C’è una dinamica in cui ‘Pecco’ può essere il primo a emulare l’australiano…

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In questo periodo, chi può godersi un po’ di sana vacanza si diletta in cruciverba e in ogni altro genere di rompicapo. Anche di carattere numerico. Al riguardo, è proprio il momento giusto per sviscerare un curioso dato cabalistico. Francesco Bagnaia, in questo 2023, potrebbe realizzare un’impresa ancora incompiuta nel XXI secolo.

Come sappiamo, da quando la classe regina si è tramutata in MotoGP, solo due piloti hanno vinto più di un titolo mondiale consecutivo. Valentino Rossi e Marc Marquez. Il Dottore ed El trueno de Cervera sono gli unici, autentici, serial winner del III millennio, avendo instaurato autentici domini. Tuttavia, sia il fuoriclasse di Tavullia, sia il fenomeno spagnolo, sono sempre rimasti fedeli al medesimo numero di gara, rispettivamente il 46 e il 93.

Né l’uno, né l’altro hanno mai utilizzato l’1 che spetta di diritto al Campione del Mondo in carica, preferendo tenere le iconografiche cifre con le quali erano assurti al successo. Bagnaia, invece, non ha un marchio di fabbrica numerico. In principio utilizzava il 21, poi anche per causa di forza maggiore sono venuti i suoi multipli (42 in Moto2 e 63 in MotoGP). Dopodiché Pecco ha scelto di usare, alla prima occasione, l’1.

MotoGP, Francesco Bagnaia più maturo e completo dei rivali. Sta portando il Mondiale 2023 dalla sua parte

Ebbene, qual è l’impresa che il ventiseienne piemontese potrebbe compiere? Quella di diventare il primo pilota a laurearsi Campione del Mondo nell’era della MotoGP scendendo in pista con il #1 sulla carena. Chi ci ha provato non si è mai confermato al vertice. Vale per Nicky Hayden (2007), per Casey Stoner (ben due volte, 2008 e 2012) e Jorge Lorenzo (2011). Proprio El Martillo, forse memore di questo fatto, cambiò filosofia, restando fedele al 99 sia nel 2013 che nel 2016, le annate successive al suo secondo e terzo titolo. Non gli portò bene comunque.

Il #1, per la verità, ha detto male anche ad Alex Crivillé e Kenny Robert Jr. quando ancora si usavano le 500cc a due tempi. L’ultimo centauro ad aver trionfato portando sulla carena la cifra del primato è stato Mick Doohan nel 1998. Un’altra epoca, quando i piloti non erano ancora “brandizzati” con i numeri. È passato un quarto di secolo da allora, chissà che Bagnaia non possa rinverdire una tradizione persasi con il passare degli anni. Sarebbe un’autentica “chicca”.

Foto: Valerio Origo

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