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MotoGP, la Ducati 2023 sembra progettata da Bagnaia stesso! È cucita perfettamente sul suo stile di guida

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La Ducati è la moto migliore della MotoGP. Nessun dubbio al riguardo. Anche oggi, a Spielberg, abbiamo visto quattro Desmosedici attestarsi nelle prime cinque posizioni. Se guardiamo alla classifica del Mondiale, la situazione è affine. Ci sono cinque piloti di Borgo Panigale nella top-six! Il solo intruso, sia nel GP odierno che nella graduatoria iridata, è Brad Binder. Il sudafricano della KTM sta “dominando” la scena tra gli “altri”, ovvero fra coloro i quali sono dotati di un mezzo differente da quello preponderante.

Contemporaneamente, fra gli otto ducatisti c’è chi spicca sui sette rimanenti. Parliamo di Francesco Bagnaia, l’unico capace di guidare la Ducati nel modo in cui la sta guidando, ovvero il più efficace in assoluto. Qual è il segreto di Pecco, Campione del Mondo in carica e tranquillamente in linea per bissare quanto compiuto lo scorso anno? Molto semplice, la velocità in curva.

Nel 2022 il piemontese aveva cominciato male perché non “sentiva sua” la moto, faceva fatica a inserirla nelle curve e quindi a pilotarla come avrebbe dovuto per ottenere il massimo. Sono servite diverse settimane di duro lavoro per trovare gli assetti adeguati e i correttivi tecnici per sfruttare pienamente il mostruoso potenziale del mezzo. Alfine ci si è riusciti e, nonostante qualche errore di troppo, Bagnaia è stato in grado di rimontare con prepotenza su Fabio Quartararo e sulla Yamaha, artigliando un titolo che a giugno sembrava sfumato.

MotoGP, un Bagnaia così non si era mai visto. Perfetto nel travolgere “in partenza” Jorge Martin e Marco Bezzecchi

Insomma, la GP22 era nata senza un padre, ma Pecco ha saputo adottarla strada facendo. Viceversa, la GP23 sembra essere stata generata direttamente dal piemontese, uno che frena forte per portare in curva tanta velocità. L’ultimo modello Ducati si sposa perfettamente a queste caratteristiche di guida e a Spielberg, dove frenare forte è più cruciale di altrove, si è visto in maniera eloquente.

Fra sabato e domenica Bagnaia ha marcato 37 punti, il massimo. Ventuno punti in più sia di Jorge Martin che di Marco Bezzecchi. Lo spagnolo e il riminese, oltre a leccarsi le ferite, non possono fare altro che ammirare la perfezione espressa da chi sa portare la Ducati a un livello (ancora?) inarrivabile per gli altri.

Foto: LaPresse

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