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MotoGP, la Honda non vuol lasciare la top-class e su Marc Marquez…
Quale sarà il futuro della Honda in MotoGP? La domanda è più che lecita visto il momento di grande crisi che sta vivendo uno dei marchi più rappresentativi della storia del Motomondiale. Dopo l’incidente di Marc Marquez a Jerez de la Frontera (Spagna) del 2020, la Casa di Tokyo ha smarrito la retta via e i progetti che si sono susseguiti nel tempo non sono stati assolutamente convincenti.
Tuttavia, nonostante alcune considerazioni o voci, si vuol dar seguito all’esperienza nella classe regina. A dirlo in maniera molto chiara è stato il presidente di HRC, Koji Watanabe. Nell’intervista concessa al sito nipponico Shueisha Shinsho, si è voluto smentire in maniera categoria la possibilità di abbandonare la classe regina.
“Il Gruppo Honda considera la situazione attuale come un grosso problema. Insieme al presidente Toshihiro Mibe, crediamo di dover fare qualcosa per risolvere questa situazione il prima possibile. Attualmente lo sviluppo della Honda 2024 sta procedendo rapidamente, ma con così tante cose da decidere ora non sappiamo quali siano le nostre debolezze. Puntiamo ad avere una moto in grado di lottare nel 2024“, le parole di Watanabe.
In queste ultime settimane si è tanto parlato delle possibili concessioni che potrebbero essere concesse alla Honda e alla Yamaha per rendere la categoria più equilibrata: “Sarebbe come una benedizione, perché lo sviluppo avanzerà più rapidamente. È difficile individuare una causa, ma credo che uno dei motivi sia che non abbiamo apportato modifiche drastiche al nostro metodo di lavoro a causa delle nostre prestazioni precedenti. Stiamo facendo uno sforzo, ma invece di cambiare il modo in cui facciamo le cose, stiamo andando avanti passo dopo passo, ma i nostri concorrenti potrebbero cambiare il loro metodo sviluppo in maniera più drastica“, ha dichiarato il n.1 di HRC.
Non poteva mancare la domanda sul futuro di Marc Marquez: “Non abbiamo altra scelta che costruire una moto veloce che gli consenta di vincere. Ne parlo sempre a lungo con lui. Dobbiamo dargli la moto che vuole e lo faremo il prima possibile. Tuttavia, sia lui che noi abbiamo un obiettivo comune. Lavoriamo insieme e lavoreremo sodo insieme senza mollare fino alla fine“.
Foto: MotoGP.com Press