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MotoGP, si infiamma il mercato verso il 2024. In bilico la posizione di Morbidelli, chance per Arbolino?

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La MotoGP è pronta a riaccendere i motori dopo la pausa durata tutto il mese di luglio. Nonostante si sia ancora nel cuore del Mondiale 2023, c’è chi inevitabilmente già guarda al 2024. D’altronde, qualche struttura deve ancora completare il proprio line-up in vista della prossima stagione. Di selle in bilico ce ne sono poche, soprattutto nei Factory Team, dove solo Yamaha ha un contratto in scadenza. Quello di Franco Morbidelli.

Il romano, rivelazione della stagione 2020 (quando ottenne tre vittorie e si fregiò del platonico ruolo di vice-campione) non è mai veramente riuscito a incidere dopo aver raggiunto la squadra ufficiale di Iwata. La sua posizione è traballante e, nei giorni scorsi, Lucio Cecchinello ha indirettamente rivelato che la Casa dei Tre diapason sta discutendo l’ingaggio di Alex Rins, evidentemente in sostituzione di Frankie, poiché Fabio Quartararo ha un accordo anche per il prossimo anno.

Se il ventottenne spagnolo e Yamaha dovessero convolare a nozze, quale sarebbe il destino dell’italo-brasiliano? Potrebbe restare in MotoGP, ma molto dipende da altri incastri. Soprattutto da quello concernente Marco Bezzecchi. Se quest’ultimo dovesse spostarsi in Pramac, allora Morbidelli diventerebbe il favorito per sostituirlo nel Team Mooney VR46. Viceversa, se Bez restasse dov’è, allora per Franco la situazione si complicherebbe.

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A quel punto le eventualità resterebbero verosimilmente due. La prima sarebbe quella di scambiarsi di sella proprio con Rins, ma nel qual caso ci sarebbe da battere la concorrenza di Iker Lecuona, uomo Honda e scelto proprio da LCR per rimpiazzare l’esperto catalano, attualmente in stampelle. L’alternativa potrebbe essere un’altra Ducati, quella del Team Gresini, alla quale però potrebbe ambire anche Tony Arbolino.

Ora come ora, la conferma di Fabio Di Giannantonio appare improbabile. Dunque, è verosimile un cambio di line-up per la quarta struttura legata a Borgo Panigale. Il ventitreenne lombardo, leader del campionato di Moto2, sarebbe un candidato perfetto. Peraltro, l’approdo in Gresini gli consentirebbe di approcciare con calma una categoria dove i rookie, ultimamente, hanno bisogno di accumulare tempo ed esperienza prima di essere davvero competitivi.

Proprio questa dinamica raffredda l’eventuale candidatura di Arbolino alla M1 ufficiale o alla RC213V clienti. Affidare una moto in crisi, per una ragione o per un’altra, a un esordiente assoluto non si direbbe una buona idea. A quel punto, meglio restare in Moto2 e guardare al 2025, anno in cui potrebbero aprirsi molte più opportunità di quelle attuali.

Foto: Valerio Origo