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MotoGP. Silverstone interlocutoria, ma Francesco Bagnaia ne esce rafforzato e con il break di vantaggio

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Il Gran Premio di Gran Bretagna di MotoGP è passato agli archivi. Il Motomondiale ha dunque ufficialmente cominciato la seconda metà cronologica della sua stagione, destinata però a essere preponderante nell’economia del campionato. Come già detto, il calendario 2023 assume contorni particolari, con una densità di Gran Premi fra agosto e novembre decisamente superiore a quella tra marzo e giugno.

Ebbene, dopo le cinque settimane di pausa fra Assen e Silverstone, i valori non sono cambiati. Ducati è sempre la più forte; Ktm tiene botta, ma resta un passo indietro. Le moto giapponesi non solo non crescono, ma vedono viepiù acuita la propria crisi. L’unica ad aver fatto un passo avanti concreto è Aprilia, ma questo progresso va parametrato al fatto che la RS-GP appare progettata proprio per brillare a Silverstone. La casa di Noale andrà pesata in altri contesti. Considerazioni che vanno oltre i risultati dei weekend, poiché questi devono essere correlati a un meteo tipicamente inglese, divertitosi a sparigliare le carte.

Se ragioniamo nell’ottica del Mondiale, il Gran Premio di Gran Bretagna ha detto bene a Francesco Bagnaia nonostante un sabato da incubo. Alla fine della fiera, Pecco è uscito rafforzato nella rincorsa al titolo. Tanto trasparente nella Sprint del sabato quanto concreto nel GP di domenica, il piemontese ha allungato, seppur di poco, in classifica generale, raccogliendo più punti di Jorge Martin e Marco Bezzecchi, ora rispettivamente a -41 e -47. C’è dunque il break in favore del Campione del Mondo in carica, poiché ogni fine settimana mette in palio 37 punti.

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Bagnaia esce del weekend britannico rassicurato per aver racimolato più dei contendenti diretti per l’Iride nonostante condizioni a lui poco gradite. Martin si beve un brodino che lo tiene a galla nella rincorsa al titolo e ne certifica la finalmente auspicata solidità; in passato l’iberico avrebbe potuto esagerare nel cercare la rimonta, finendo gambe all’aria. Viceversa, ieri ha remato sino alla sesta piazza. Infine, Bezzecchi mastica amaro e le sue ambizioni devono incassare un brutto colpo. L’occasione era propizia per recuperare terreno e mettere pressione al Campione alle corde. Invece lo sfidante è scivolato, finendo al tappeto da solo.

Se vogliamo, Silverstone è stata una tappa interlocutoria. Gli equilibri non sono cambiati rispetto ad Assen. Però, proprio per questo fatto, il nono round va considerato favorevole a Pecco. Ha guadagnato qualcosa e manca una ripresa in meno al gong finale, destinato a suonare il 26 novembre. Sempre che qualcuno non finisca K.O. matematicamente prima di quel giorno.

Foto: Valerio Origo

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