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Noah Lyles eguaglia Usain Bolt con la tripletta e prende in giro la NBA: “Campioni del Mondo? USA non sono tutto”

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Noah Lyles è indubbiamente il grande personaggio dei Mondiali 2023 di atletica leggera. Il fuoriclasse statunitense ha infatti conquistato la medaglia d’oro sui 100 metri, sui 200 metri e nella 4×100. Il 26enne si era presentato a Budapest con dichiarazioni roboanti, annunciando tempi fantasmagorici come il 9.65 nella gara regina e addirittura il 19.10 sul mezzo giro di pista, ovvero un crono con cui avrebbe battuto il record del mondo di Usain Bolt. L’americano ha giganteggiato in entrambe, dominando rispettivamente in 9.83 e 19.52, ma restando ben lontano dai fragorosi annunci della vigilia e dalle prestazioni straripanti dell’iconico Fulmine.

Ieri sera è stato decisivo in staffetta: il passaggio di testimone era stato complicatissimo, ma poi colpo su colpo è riuscito a superare Filippo Tortu e a completare la tripletta nella stessa edizione iridata. Un’impresa che mancava dai tempi di Usain Bolt, che la firmò nel 2009, nel 2013 e nel 2015. In precedenza soltanto altri due statunitensi erano riusciti a completare questo numero: Tyson Gay a Osaka nel 2007 e Maurice Green a Siviglia nel 1999.

A fare discutere e fare notizia sono però anche le sempre squillanti e mai banali dichiarazioni che il nuovo Imperatore della velocità è solito rilasciare. Noah Lyles ha sonoramente scherzato la NBA: “Ho visto le ultime Finals e dicevano di essere Campioni del Mondo. Campioni del Mondo di cosa? Degli USA? Non fraintendermi, io amo gli USA, ma non sono il mondo. Noi siamo il mondo. Qui ci sono così tanti Paesi che lottano per la bandiera che rappresentano, non ci sono bandiere negli USA“.

Foto: Lapresse

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