Ciclismo

Pagelle di oggi Vuelta a España 2023: giornata da sogno per Kuss e Martinez, Evenepoel insufficiente

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PAGELLE SESTA TAPPA VUELTA A ESPAÑA 2023

Sepp Kuss, voto 10: una vittoria meritata come poche altre. Il gregario d’eccellenza, pedina fondamentale nei successi della Jumbo-Visma negli ultimi Grandi Giri, ha avuto finalmente la sua chance di brillare e prendersi la gloria personale. Va in fuga, anche come arma tattica per i suoi capitani e poi fa valere la grande superiorità in salita, sfiorando anche la maglia rossa che gli sarebbe valsa la lode.

Lenny Martinez, voto 10: il più giovane leader di sempre della Vuelta e per trovare un leader più giovane in uno dei tre Grandi Giri bisogna addirittura tornare al Tour del 1904. Si lancia in fuga, Evenepoel lascia fare e lui sfrutta al meglio il lavoro dei compagni per regalarsi un sogno che conferma il suo talento cristallino.

Romain Bardet, voto 7: sfortunato nel perdere tempo, oggi si lancia in fuga per provare a cercare il successo personale. Attacca, ma Kuss e Martinez gli sono superiori. Lo spirito però è quello del grande lottatore.

Remco Evenepoel, voto 5: il belga non vive una giornata brillante. Il piano di lasciare la maglia funziona, ma probabilmente non pensava di lasciare quasi tre minuti a corridori come Kuss o Martinez. Poi sull’attacco frontale di Roglic non riesce a rispondere, riuscendo solo a contenere i danni.

Primoz Roglic, Jonas Vingegaard, voto 8: la coppia inizia a funzionare. Sulle pendenze del Pico del Buitre è lo sloveno a lanciare il primo attacco. Il danese si mette a ruota degli inseguitori prima di raggiungere il compagno. I due alla fine arrivano insieme rosicchiando secondi su tutti.

Juan Ayuso, voto 7,5: sembrava essersi staccato sull’attacco dei Jumbo-Visma, invece nel finale recupera furiosamente fino ad arrivare a soli 7” dalla coppia. Sembra aver imparato dal compagno Joao Almeida a gestirsi e diventa molto pericoloso per le prossime salite.

Enric Mas, voto 6,5: l’ennesima prova di Mas alla Mas. Rimane sempre attaccato ai migliori, è il primo a rispondere a Roglic ed è l’ultimo a staccarsi da Vingegaard ma, quando lo fa, perde 24” in poco più di 1500 metri. Gli manca sempre qualcosa per raggiungere l’obiettivo.

Thymen Arensman, voto 5: in una Vuelta in cui Geraint Thomas sembra in difficoltà, l’occasione sembrava ghiotta per il neerlandese. Invece alla prima accelerazione si scioglie, cedendo due minuti sui migliori e dicendo addio a velleità di classifica.

Foto: LaPresse

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