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Pagelle Italia-Bulgaria 3-0 volley: Antropova-Egonu, coesistenza improbabile. Sylla spicca in difesa

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Italia volley femminile

PAGELLE ITALIA-BULGARIA 3-0 VOLLEY

Alessia Orro, 6,5: distribuisce il gioco con lucidità, alternando le bocche da fuoco a disposizione in attacco, senza mai dimenticarsi delle centrali. Cresce giorno dopo giorno l’intesa con Antropova.

Ekaterina Antropova, 7,5: negli attacchi con palla alta è già tra i migliori opposti in circolazione. Si comprende perché la Federazione abbia fatto di tutto per accelerare i tempi della naturalizzazione. Questo è il suo ruolo, nel quale continuerà a giocare anche nel club durante l’anno. Da schiacciatrice sarebbe snaturata: non è negata in ricezione, anzi, tuttavia servirebbe lavorarci nel tempo. Per questo, al momento, la convivenza con Paola Egonu appare di difficile realizzazione, se non per scampoli di partita. Anche oggi è stata devastante con 15 punti, il 54% di attacchi a segno e 4 ace. Il vero esame per Antropova arriverà più avanti, per la precisione contro Turchia o Serbia.

Miriam Sylla, 8: fa specie che, in questa Italia così volutamente votata all’attacco, la capitana sia una di quelle che deve sacrificarsi maggiormente in difesa. Si cala nella parte con entusiasmo, non facendo mancare un contributo offensivo da 14 punti, con una efficacia rimarchevole del 67%.

Elena Pietrini, 6: va a corrente alternata. Nella sua prestazione si alternano ottime giocate ad errori banali ed evitabili. Non sempre continua in ricezione.

Loveth Omoruyi, 6,5: entra nel secondo parziale al posto di Pietrini e dimostra di essere molto di più che una semplice alternativa. Mette a segno 6 attacchi su 7 tentativi a disposizione, incide con la battuta e dimostra anche intelligenza tattica. Tornerà utile.

Marina Lubian, 6: sufficiente in attacco, fallosa in battuta e poco incisiva a muro. Può e deve crescere.

Anna Danesi, 6: non una partita da ricordare. Questa Italia ha un neo: mura poco. Per questo in questo fondamentale servirebbe maggiormente l’apporto della centrale classe 1996.

Federica Squarcini, 6: frizzante, quando entra in campo porta sovente una scossa positiva. Può rappresentare una valida alternativa a Lubian e Danesi, in un reparto peraltro scoperto, perché il ct Mazzanti ha deciso di portare solo 3 centrali in questo Europeo.

Beatrice Parrocchiale, 6,5: fa il suo sia in difesa sia in ricezione. Gioca al posto di Eleonora Fersino, tenuta precauzionalmente a riposo per una contrattura muscolare, e dimostra come anche tra i liberi l’Italia sia coperta.

Foto: Valerio Origo / LivePhotoSport

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