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Pagelle Italia-Repubblica Dominicana 82-87 basket: Spissu ultimo ad arrendersi, ancora Pozzecco espulso
Per l’Italia una seconda uscita ai Mondiali che doveva rappresentare il momento del primo posto nel girone, e che si è invece trasformata, un po’ per un blackout nel terzo quarto, un po’ per le clamorose percentuali di Feliz e della Repubblica Dominicana, un po’ per qualche fischio non condivisibile, in una sconfitta pericolosissima. Di seguito le pagelle degli azzurri.
PAGELLE ITALIA-REPUBBLICA DOMINICANA MONDIALI BASKET 2023
Spissu 6: l’ultimo a firmare la resa è lui, che in pochi minuti, insieme a Ricci e Tonut, rischia incredibilmente di rimettere in piedi l’intero match. E dire che prima di allora era apparso evanescente, non riuscendo a schiodarsi dalla performance non positiva già offerta contro l’Angola.
Tonut 5,5: per larga misura è totalmente fuori dalla partita, in maniera diametralmente opposta a quanto accaduto con l’Angola, ma, sebbene in misura leggermente minore rispetto a Spissu e Ricci, è tra gli autori del quasi recupero azzurro. Ce la mette tutta, fino al quasi raddoppio che si trasforma in fallo nel finale.
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Melli 6: se c’è un uomo che è stato penalizzato in maniera importante dalla terna arbitrale, quello è lui, con almeno due falli che gli sono stati letteralmente girati a sfavore. Non soffre Karl-Anthony Towns, e pazienza se segna 6 punti. Il suo ruolo era chiaramente quello di argine della stella dei Minnesota Timberwolves.
Fontecchio 5: il fatto particolare è che, nonostante i 13 punti, è stato molto meno incisivo di quanto si sarebbe potuto credere inizialmente. Giornata storta, e anche lui finisce per crollare nel buio del parziale dominicano. 1/8 da tre.
Ricci 6: anche lui fondamentale sul fronte difensivo, anche lui, come Melli, ostacolato da alcuni fischi semplicemente assurdi da parte della terna. Nelle occasioni in cui si trova contro Towns non lo teme, ed è uno dei pochi a tenere la barra dritta quando le cose volgono al peggio.
Spagnolo 4,5: semplicemente il talento classe 2003 sta facendo una fatica immensa in questo contesto. Non sembra essersi riuscito a calare nella dimensione iridata, e i motivi li conosce solo lui: ha però bisogno di riscattarsi.
Polonara 5,5: la performance è pur sempre di un livello adeguato all’occasione, per i suoi standard, ma manca qualcosina rispetto a quel che normalmente è lui. Non riesce ad avere quell’impatto per cui è noto.
Diouf ne: non entrato.
Severini 4,5: otto minuti, due rimbalzi, un assist, e questo sembrerebbe dargli una dimensione migliore di quanto visto in campo, dove non è riuscito ad incidere praticamente mai.
Procida 5: non può realisticamente incidere, perché due minuti e 39 secondi sono troppo pochi, ma in quel tempo si capisce che non è aria.
Pajola 5: irriconoscibile per buona misura, non è in alcun modo il giocatore che abbiamo imparato ad ammirare soprattutto per le sue doti difensive.
Datome 5,5: anche per lui vale lo stesso discorso di altri, cioè che sì, riesce a trovare qualche buona conclusione, ma soffre tanto una dimensione che è sua, quella dall’arco.
Pozzecco 3,5: poteva essere un voto anche inferiore, perché la negatività di Italia-Angola evidentemente non se n’è del tutto andata nonostante il 12-0 iniziale dei suoi. E il problema delle espulsioni in partite importanti si ripresenta, perché già con la Serbia negli ottavi europei di un anno fa era accaduto. Edoardo Casalone (5: non trova sostanzialmente modo di fermare l’onda che porta via la Repubblica Dominicana, e Feliz rimane un rebus irrisolto) lo sostituisce. Non si può, però, evitare di rimarcare come il momento dell’espulsione sia coinciso con una quantità davvero importante di fischi perlomeno dubbi a sfavore dell’Italia.
Credit: Ciamillo