Atletica
Pagelle Mondiali atletica oggi: Italia ormai stabile tra i giganti della velocità. E può rimanerci!
PAGELLE MONDIALI ATLETICA 2023 OGGI
Sabato 26 agosto
Giovanna Epis, 6: nella maratona ormai lo spazio per le europee è sempre più limitato, a meno che non siano naturalizzate. L’azzurra disputa però una prova decisamente positiva, rimanendo sotto il muro delle due ore e mezza e concludendo a ridosso della top10, dodicesima.
Claudio Stecchi, 5,5: ha disputato un Mondiale ‘normale’. La qualificazione alla finale ed il conseguente nono posto erano nelle sue corde. Non è però arrivato l’auspicato salto di qualità: sarebbero peraltro servite misure che, per ora, non ha mai dimostrato di valere in carriera. Resta comunque un ottimo atleta, il miglior astista italiano da 15 anni a questa parte.
Staffetta maschile 4×400 (Davide Re, Edoardo Scotti, Lorenzo Benati, Alessandro Sibilio), 8: per un soffio non scendono sotto il muro dei 3 minuti, ma è sufficiente per agguantare una prestigiosa finale, che il movimento italiano merita. Il veterano Re non ha brillato, ma i compagni più giovani si sono superati, in particolare un Sibilio che ha mostrato per l’ennesima volta un talento sconfinato.
Staffetta femminile 4×400 (Alice Mangione, Ayomide Folorunso, Alessandra Bonora, Giancarla Trevisan), 8,5: non c’è una fuoriclasse in questa staffetta, ma quattro elementi di smisurata solidità che, messi assieme, hanno prodotto un risultato straordinario. Non solo la finale, ma anche il miglioramento del primato nazionale che resisteva da Rio 2016. Ennesimo segnale della grande salute di cui gode l’atletica nostrana.
Nadia Battocletti, 4: dopo 3500 si è spenta la lampadina ed ha concluso in ultima posizione la finale dei 5000 metri. Una serata storta che può capitare.
Staffetta 4×100 maschile (Roberto Rigali, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta, Filippo Tortu), 10 e lode: amici, siamo tra le potenze della velocità mondiale. Chi lo avrebbe mai anche solo sognato 3 anni fa? La sbornia delle Olimpiadi di Tokyo non era stata casuale, tutt’altro. Il movimento tricolore è cresciuto, si è consolidato, ha raggiunto l’elite internazionale e ha tutto per rimanerci stabilmente, perché si sta lavorando bene, con un vivaio che ogni anno sta proponendo forze fresche. L’argento era oggettivamente il risultato massimo al cospetto di questi Stati Uniti, gli azzurri non hanno sbagliato nulla, con cambi ai limiti della perfezione. Un plauso ai tecnici ed alla Federazione che hanno sempre creduto nelle staffette (e quattro finali lo dimostrano…), organizzando diversi raduni durante la stagione: i risultati sono il frutto di una attenta e lungimirante programmazione.
Staffetta 4×100 femminile (Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni, Alessia Pavese), 9: un quarto posto che non dimenticheremo, subito alle spalle delle superpotenze USA, Giamaica e Gran Bretagna. Cosa chiedere di più a queste ragazze che in due giorni si sono spinte oltre i propri limiti? Anche in questo caso, il bronzo degli Europei 2022 non era stato casuale. La crescita di questo gruppo è diventata esponenziale.
Foto: Lapresse