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Perché Andy Diaz non farà i Mondiali di atletica? L’Italia non potrà contare su una sicura carta da medaglia nel salto triplo
Il momento tanto atteso è ormai arrivato per l’Italia, che proverà a ritagliarsi un ruolo da protagonista ai Campionati Mondiali 2023 di atletica leggera in programma a Budapest dal 19 al 27 agosto. Il movimento azzurro dovrà però fare a meno nella rassegna iridata magiara di una sicura carta da medaglia come Andy Diaz, primatista tricolore nel salto triplo con 17.75 metri.
Il nativo di L’Avana classe 1995 è ormai a tutti gli effetti cittadino italiano dal 23 febbraio 2023, tuttavia non potrà difendere i colori azzurri nelle manifestazioni internazionali fino alla vigilia delle Olimpiadi di Parigi 2024. Le regole di World Athletics sulle naturalizzazioni sono particolarmente restrittive ed impongono un periodo minimo di 3 anni che un atleta deve attendere dall’ultima chiamata nella sua precedente Nazionale di appartenenza prima di poter essere convocato dalla nuova Nazionale.
Nello specifico Andy Diaz è stato convocato dalla nazionale cubana per i Giochi Olimpici di Tokyo ma lui non ha risposto alla chiamata. Questo non permette comunque all’italo-cubano di anticipare i tempi della sua chiamata in azzurro. Diaz dovrà attendere il 3 agosto 2024 (come riportato dalla Federazione Internazionale in una nota sul suo profilo di World Athletics) per potersi liberare dal “vincolo” e rappresentare il Bel Paese nei grandi eventi.
Il vincitore delle ultime Finali di Diamond League a Zurigo 2022 dovrà rinunciare dunque ai Mondiali 2023 e anche ai Campionati Europei del 2024 a Roma, con la speranza di partecipare successivamente alla rassegna a cinque cerchi parigina. Il 27enne vanta la terza miglior prestazione stagionale al mondo, dietro solamente al 17.87 del giovane giamaicano Jaydon Hibbert e al 17.81 del burkinabé Fabrice Hugues Zango.
Foto: Lapresse