Ciclismo

Cosa è successo ai Mondiali di ciclismo e perché sono stati interrotti: quanto è durata la pausa

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AGGIORNAMENTO 13.16: la corsa è ripartita alle 13.15 dopo un’interruzione di ben 52 minuti!

AGGIORNAMENTO 13.00: la corsa è interrotta dalle 12.23. I manifestanti sono stati allontanati, ora si sta ripulendo la strada dal materiale che avevano utilizzato per “incollarsi” all’asfalto.

AGGIORNAMENTO 12.56: le immagini dei corridori al momento dell’interruzione.

AGGIORNAMENTO 12.53: ecco l’immagine di uno dei manifestanti. Incredibile, giudicate voi…

AGGIORNAMENTO 12.51: pare gli ambientalisti si siano addirittura “incollati” all’asfalto. Permane l’interruzione.

Colpo di scena ai Mondiali di ciclismo: la corsa in linea maschile Elite, partita da Edimburgo e con arrivo a Glasgow, è stata interrotta a causa delle proteste di alcuni manifestanti! Pare che si tratti di ambientalisti, ma si attendono conferme in merito.

La sospensione è avvenuta a 191,8 km all’arrivo. In quel momento si trovavano in fuga 9 corridori: Owain Doull (Gran Bretagna), Matthew Dinham (Australia), Harold Tejada (Colombia), Kevin Vermaeke (Stati Uniti), Patrick Gamper (Austria), Rory Townsend (Irlanda), Ryan Christensen (Nuova Zelanda), Krists Neilands (Lettonia) e Petr Klemen (Repubblica Ceca). Al contrattacco era partito un terzetto composto da Eric Antonio Fagundez (Uruguay), Rien Schuurhuis (Città del Vaticano) e George Bennett (Nuova Zelanda). Il plotone principale, tirato da Slovenia e Belgio, viaggiava a circa 8 minuti e mezzo dalla vetta.

I corridori sono stati fermati dagli organizzatori ed i distacchi neutralizzati. Da capire quando si potrà riprendere, ma di sicuro in qualche modo questa pausa influenzerà (e falserà) il regolare svolgimento della competizione.

Sino a questo momento, giustamente, gli azzurri non sono entrati nel vivo della corsa: non solo non si sono inseriti nella fuga iniziale, ma ovviamente non hanno tirato neppure un metro per andare a ricucire. L’obiettivo della Nazionale di Bennati sarà quella di andare a sfruttare ogni minima occasione che potrebbe presentarsi: i favoriti sono altri ma, come ha spiegato il ct, in una gara secca può succedere di tutto.

Foto: Federciclismo

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