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Perché Sinner può eguagliare Berrettini vincendo la finale a Toronto

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Matteo Berrettini e Jannik Sinner

E’ la notte dei miracoli: nella tarda serata italiana Jannik Sinner proverà a conquistare il primo torneo di categoria ATP Masters 1000 della carriera, dopo aver perso per due volte la finale a Miami, nel 2021 contro il polacco Hubert Hurkacz e nel corso di questa stagione contro il russo Daniil Medvedev.

In palio, inoltre, ci sono ben 400 punti per il Ranking ATP e per la Race to Turin, che fanno gola sia all’azzurro sia al suo avversario di questa sera, l’australiano Alex de Minaur. I due si contenderanno la posta in palio non prima delle ore 22.00 italiane, dopo la finale di doppio, che scatterà alle ore 19.30 italiane.

Guardando all’azzurro, da una parte i 400 punti in ballo nel match odierno non migliorerebbero la posizione dell’azzurro nella Race to Turin, nella quale è già quarto, ma probabilmente porterebbero a compimento la rincorsa di Sinner verso le Finals, non aritmeticamente ma quantomeno nella sostanza.

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Al contrario, nel ranking ATP, i 400 punti porterebbero l’azzurro ad un doppio sorpasso, ai danni del russo Andrey Rublev e del norvegese Casper Ruud: Sinner ritoccherebbe il proprio best ranking e si isserebbe al 6° posto, eguagliando la miglior posizione raggiunta in carriera da Matteo Berrettini.

Sinner scavalcherebbe così in un’ideale graduatoria italiana Corrado Barazzutti, spintosi fino al numero 7 del mondo, ed avrebbe davanti a sé il solo Adriano Panatta, che in carriera ha raggiunto la quarta posizione delle classifiche mondiali. In top ten è arrivato anche Fabio Fognini, salito fino al nono posto.

Va ricordato, inoltre, che Nicola Pietrangeli è stato numero 3 del mondo, ma all’epoca non c’era il ranking ATP, introdotto nel 1973, e le classifiche non erano stilate aritmeticamente dal computer, ed è per questo motivo che ufficialmente non viene annoverato in questa particolare graduatoria.

Foto: LaPresse

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