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Regolamento asta Fantacalcio 2023-2024: come muoversi e le strategie da seguire per fare la squadra migliore

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Serie A

Il momento tanto atteso dai fantallenatori si avvicina: con la Serie A che scatterà il 19 agosto, inizierà anche il Fantacalcio 2023-2024. Il momento cruciale di ogni edizione del fantasy game più famoso d’Italia è l’asta, il cui esito potrà determinare l’esito della stagione già da prima della giornata d’esordio.

Ma come funziona l’asta del Fantacalcio? Le tipologie a disposizione dei giocatori sono diverse: la più classica è l’asta a chiamata, in cui i giocatori esclamano, a turno, un nome che vogliono mettere sul piatto. C’è anche l’opzione “random”, in cui il computer determina casualmente il calciatore che verrà conteso dai fantallenatori, e infine la modalità a “ordine sequenziale”, dove i giocatori chiameranno i nomi a seconda di un criterio (alfabetico, di prezzo, di ruolo, ecc…).

Non esiste un vero e proprio regolamento per l’asta: l’unica cosa su cui bisogna fare attenzione è la trasparenza dei propri compagni di gioco. Per il resto, tutto è a libero arbitrio dei fantallenatori: ogni lega infatti può decidere di modificare il budget a disposizione dei giocatori (di solito è 250 o 500), quanti slot si hanno a disposizione per ruolo, da quali calciatori iniziare l’asta – l’ordine più seguito è portieri, difensori, centrocampisti, attaccanti – e, ovviamente, la tipologia d’asta che si vuole utilizzare.

A seconda del numero di partecipanti all’asta, si possono utilizzare diverse strategie: se la lega è composta da pochi giocatori (max. 6) ci si può porre meno dubbi: i top a disposizione saranno tanti, specie in difesa e a centrocampo, e in questo caso è più la fortuna a determinare il campione alla fine del campionato. Invece, nel caso in cui i fantallenatori in gioco sono considerevoli (10-12) la situazione cambia: bisognerà puntare sicuramente su scommesse, titolari low-cost, profili meno conosciuti semplicemente per allestire la rosa, ma per l’attacco si deve fare all-in sui grossi nomi: se si tolgono a disposizione i nomi più gettonati e voluti, sarà difficile per gli avversari trovare dei big vista la numerosa concorrenza e, se si è bravi a scovare buoni nomi a 1 per il resto della squadra, si può fare bingo e puntare con credenziali al successo.

Foto: Lapresse

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