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Scacchi, World Cup 2023: Daniele Vocaturo agli spareggi con Volokitin, avanti Carlsen e Caruana

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Andrei Volokitin, Daniele Vocaturo

Si è conclusa la seconda giornata dei secondi turni a Baku, nella World Cup che qualifica, tanto nell’evento Open quanto in quello legato alle donne, tre giocatori ai rispettivi e prossimi Tornei dei Candidati. Ancora un italiano in gara, ed è Daniele Vocaturo, che vedremo anche domani perché arriva anche la seconda patta con l’ucraino Andrei Volokitin. Questo significa spareggi a cadenza veloce per decidere chi sfiderà il russo (che gioca sotto bandiera FIDE) Daniil Dubov, vincitore per 1,5-0,5 sull’indiano Adhiban Baskaran.

Una partita, quella di Vocaturo, iniziata nel segno dell’Attacco Inglese della Siciliana Najdorf, e in particolare nel seguito con 7… Ae7 del Nero, una continuazione che gode di popolarità a tutti i livelli. L’italiano prova a deviare dai sentieri noti con 12. a3, e alla 14a si esce di teoria. Il canovaccio inizialmente è quello di Volokitin più orientato verso l’attacco (specie con il bellissimo sacrificio di Alfiere in alla 26a in a3), con il numero 1 d’Italia molto attento sul fronte difensivo, ben sapendo anche che l’avversario, dopo un’irreale riflessione di 45 minuti alla 25a, si ritrova con poco più di 10 giri di orologio a disposizione, al netto dei 30 secondi di incremento a mossa. Si entra in un finale di Torri, Alfiere e pedone contro Torri e due pedoni con leggero vantaggio del Bianco, ma difficilissimo da convertire e, alla fine dei conti, patto per la teoria. Tutto si riduce, peraltro, a un diverso finale, quello di Torre e Alfiere contro Torre, che a gioco corretto il possessore dell’Alfiere non può portare a casa. Alla 71a mossa arriva l’ultima cattura di pedone; teoricamente si può andare avanti fino alla 121a e poi reclamare la regola delle 50 mosse, per la quale è patta in automatico. I due proseguono a lungo, per oltre cinque ore, fin quando la sala di gioco si è praticamente svuotata, sperando ognuno in uno svarione dell’altro. Alla fine, esausti, cambiano le Torri in a8 alla 116a per dividersi equamente il punto e rivedersi domani.

In tutto il tabellone Open, sono 30 gli spareggi che avranno luogo domani, compresi quelli relativi ad alcuni big come il numero 2 mondiale Hikaru Nakamura, il connazionale Wesley So (a metà tra il miracolato dal turco Emre Can e il bravissimo a trovare mosse uniche necessarie per pattare) e l’olandese Anish Giri tra gli altri. Nessun problema per Magnus Carlsen e Fabiano Caruana: il norvegese e l’italoamericano vincono i loro match per 2-0 e ora se la vedranno uno nel derby con Aryan Tari, l’altro con il vincente di Yilmaz-Liang (altro spareggio). Avanti anche il due volte sfidante al titolo mondiale Ian Nepomniachtchi, insieme alle sue espressioni particolari puntualmente fotografate dagli inviati della FIDE. Ci sono però anche delle eliminazioni a dir poco clamorose. Salta il numero 1 dell’Azerbaigian, Shakhriyar Mamedyarov, che con un paio di errori grossolani lascia strada per 0,5-1,5 al ventitreenne di Singapore Tin Jingyao aprendo il tabellone di Wang Hao (il cinese che, ritiratosi nel 2021 in via ufficiale, è tornato un anno dopo). Ma esce anche l’uzbeko Nodirbek Abdusattorov, tra i talenti più promettenti del nostro tempo, eliminato dal due volte campione di Turchia Vahap Sanal. Fuori anche Sam Shankland: l’americano non riesce a rimediare all’incredibile sconfitta di ieri con il moldavo Ivan Schitco, raccogliendo patta ed eliminazione.

Nel tabellone del torneo femminile (che, va ricordato, ha 7 turni e non 8), il nome principale a uscire di scena è quello di Saradasat Khademalsharieh: l’iraniana ora sotto bandiera spagnola, dopo che agli ultimi Mondiali rapid e blitz il rifiuto di indossare l’hijab in pubblico aveva provocato finanche (settimane dopo) un mandato d’arresto dal suo Paese, patta con l’indonesiana Medina Warda Aulia, che passa in virtù della vittoria di ieri. Nomi pesanti sono costretti agli spareggi: la campionessa iridata Ju Wenjun viene portata a domani dalla slovacca Eva Repkova, ma tra coloro che dovranno sudare alla scacchiera ancora per un giorno ci sono anche la kazaka Bibisara Assaubayeva, Alexandra Kosteniuk (che è passata con la Svizzera), l’americana Irina Krush, la russa Kateryna Lagno e la georgiana Nana Dzagnidze. Avanti l’indiana Humpy Koneru, la russa Aleksandra Goryachkina, le sorelle Muzychuk e Anna Ushenina: le tre ucraine sono nello stesso ottavo con Anna Muzychuk che incontrerà la sua omonima. Complessivamente tra le donne ci saranno 10 spareggi.

Foto: FIDE / Anna Shtourman

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